La Sciabola sul Collo si presenta: debutto a Villa Sonnino
La Sciabola sul collo è la nuova associazione nazionale nata a San Miniato per gli 'sciabolatori' di spumante italiano. Ieri a Villa Sonnino si è tenuto il primo evento pubblico dalla nascita dell'associazione, voluta e spinta dal presidente Fabio Bagni, a capo della federazione Fisar di Empoli.
La figura dello sciabolatore non è da confondersi con quella del sommelier. Chi stappa le bottiglie con il metodo della sciabola, di ispirazione alla briquet posseduta anche da Napoleone, lo può fare per completare la sua formazione nel campo dell'enologia. Chi sciabola lo fa anche per goliardia e gusto dello spettacolo di una bottiglia che quasi magicamente si apre con un colpo leggero ma deciso sul collo. Ieri è stato conferito un attestato ai primi 11 sciabolatori: Giancarlo Di Blasi, Aniello Veneri, Samuele Gatrizzi, Fabio Bernardini, Massimiliano Iaia, Stefano Carmassi, Marco Cei, Emanuele Costantini, Luca Iacopini, Luca Scarpellini, Gino Latini. L'associazione La sciabola sul collo annovera tra i fondatori anche Elvira Bagni, Stefano Pagani, Valerio Franchi, Aniello Veneri, Marco Cei, Massimiliano Antonio Iaia.
Alla serata a Villa Sonnino era presente anche Luigi Terzago, presidente nazionale Fisar e Ambasciatore del Tartufo di San Miniato.
Le regole dell'associazione La Sciabola sul Collo
L’Associazione nasce con lo scopo di formare il pubblico alla corretta tecnica di sabrage, ovvero l’apertura della bottiglia, di solo Spumante Italiano, tramite l’utilizzo di una sciabola.
Essa rappresenta quindi anche un veicolo per la promozione e valorizzazione dello spumante italiano nel mondo, attraverso attività di carattere culturale, didattico, editoriale e formativo.
Il progetto de La Sciabola Sul Collo si sviluppa tramite l’attività di referenti dislocati su tutto il territorio, che si occupano di organizzare eventi di aggregazione per gli associati e della crescita del numero tesserati.
L’evento più rappresentavo è sicuramente il Cerimoniale di Investitura, ovvero una cena dove soci ed accompagnatori accolgono i nuovi sciabolatori che nell’occasione affrontano il test di apertura della bottiglia con la sciabola e ricevono l’agognato attestato di sciabolatore insieme alle insegne da applicare
alla giacca.
L’associazione si basa su un sistema di qualifica di 6 livelli consecutivi (bronze, bronze plus, silver, silver plus, gold, gold plus), raggiungibili per anzianità di associazionismo e solo dopo uno specifico esame che prevede la sciabolatura di una bottiglia ogni volta più grande (standard, magnum, jéroboam, mathusalem, salmanazar, balthazar). Ad ogni livello raggiunto sarà consegnato il relativo attestato di livello e lo spillo da giacca che certifica il livello raggiunto.
Il trasporto della sciabola è regolato in Italia da leggi sul trasporto di Armi, per questo l’associazione ha ottenuto l’autorizzazione dalla questura con la quale è possibile portare al seguito la sciabola personale, recante il logo dell’associazione stessa ed il numero progressivo attribuito.
Per diventare sciabolatore non sono richiesti titoli o competenze particolari e l’associazione è quindi aperta a tutti, dai sommelier che vogliono ampliare le proprie conoscenze, agli appassionati della bollicina, fino anche ai semplici curiosi.