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36° Premio Pieve Saverio Tutino nella Città del diario Pieve Santo Stefano

Il 36° Premio Pieve si svolgerà dal 18 al 20 settembre nelle piazze di Pieve Santo Stefano, la Città del diario.

L’Archivio dei diari ha intitolato questa 36esima edizione Come pagine bianche: un’immagine immediata e apparentemente semplice che rispecchia invece un momento complesso, in cui indugiamo di fronte alle certezze di sempre anche nella ricerca delle parole per raccontare una nuova storia.

Ci sono parole il cui significato non cambia con il trascorrere del tempo eppure vivere i giorni di un avvenimento epocale rende percettibili anche le mutazioni di lungo periodo: «Tutti noi siamo come pagine bianche e cerchiamo le parole con cui riempire il nostro racconto», spiegano gli organizzatori, «mai come quest’anno le testimonianze custodite dall’Archivio dei diari rappresentano per il Premio la base per indagare il presente e scegliere le parole per raccontarlo».

Memorie in piazza sarà come sempre il punto di arrivo del Premio Pieve, domenica 20 settembre, con gli 8 diari finalisti e l’annuncio del vincitore dell’edizione 2020. La cerimonia di premiazione sarà trasmessa in differita da Rai Radio3 mercoledì 23 settembre alle ore 20.30.

Gli 8 diari. Anna De Simone (Massa D’Albe, L’Aquila, 1954) decide di raccontarsi, alla soglia dei 65 anni, nell’autobiografia Il sale della vita in cui i ricordi delle violenze e delle privazioni si rincorrono e si sovrappongono in una scrittura a tratti caotica, a tratti lucidissima; Giovanna Battista Eventi (Napoli, 1939) ricompone i suoi ricordi a partire dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale per poi raccontare la ricostruzione della sua Napoli di Vico Tagliaferro; Tania Ferrucci (Napoli, 1960) nasce bambino da un rapporto occasionale. Nell’autobiografia Nei miei okki racconta le violenze subite ma anche il percorso di comprensione della propria diversità, che porterà quel bambino a diventare la fanciulla di nome Tania; Rosenza Gallerani (Cento, Ferrara, 1951) affida alla sua memoria Il male e la cura il racconto doloroso della scoperta e del decorso di una malattia alla quale rifiuta di arrendersi; Umberto Guidotti (Torino, 1925-2002), volontario della X Mas, comincia a scrivere il suo diario a Genova alla vigilia della Liberazione: nel suo diario Seguendo la voce del dovere vi è la sconfitta degli ideali in cui è cresciuto, e del ceto politico e militare al quale ha legato il proprio destino; Jean-Paul Habimana (Nyamasheke, 1984) racconta la lotta per la sopravvivenza durante la guerra civile in Ruanda nelle pagine della sua memoria L’ultimo genocidio del Novecento; Raffaele Resta (Bari 1922-1977), autiere ventenne, affronta la campagna di Russia con indomabile irriverenza e voglia di vivere nelle pagine del diario Bariscine; Paolo Schiavocampo (Palermo, 1924), artista plastico di fama internazionale, si racconta nell’autobiografia Alle spalle del tempo ritmata dai ricordi che si rincorrono tra Palermo e Milano, Varese, Torino, Roma, New York. Un viaggio intenso in cui il lettore incontrerà i protagonisti dell’arte contemporanea italiana sullo sfondo della guerra e delle vicende politiche e sociali del Novecento.

Sul palco delle Memorie in piazza con Guido Barbieri, storica voce di Radio3 Suite, Andrea Biagiotti introdurrà i diari in concorso mentre Mario Perrotta e Paola Roscioli ne interpreteranno alcuni brani.

I Premi speciali

A un grande artista, Francesco Guccini, cantautore e scrittore, sarà assegnato il Premio Città del diario 2020, mentre Annalisa Camilli ritirerà il Premio Tutino Giornalista, istituito dall’Archivio per ricordare la figura del suo fondatore.

Altri riconoscimenti in programma sono il Premio speciale Giuseppe Bartolomei attribuito dalla Commissione di lettura a Fausto Alberto Marinetti per l’epistolario Açailandia (1982-1989), e il Premio per il miglior manoscritto originale attribuito dall’Archivio diaristico ex aequo a Francesco Coltelli per l’autobiografia Ricompendiare la mia vita (1914-1953) e a Raffaele Resta per Bariscine, diario 1942-1943.

Diari in mostra I diari della gente comune sono spesso delle piccole opere d’arte: nei tre giorni del Premio sarà possibile visitare la mostra Il tesoro dell’Archivio, curata da Cristina Cangi e allestita a Palazzo Pretorio, una selezione dei manoscritti originali depositati a Pieve Santo Stefano nell’ultimo anno; nello spazio delle Logge del grano l’esposizione disegnami: diari migranti “tradotti” in disegni, a cura di Giovanni Cocco, LorenzoMarcolin, Barnaba Salvador.

Fonte: Ufficio Stampa

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