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Violenza di genere, Sostegni (Pd): "Non spray al peperoncino, ma politiche concrete e appoggio ai Centri antiviolenza"

“Prevenire e contrastare ogni forma di violenza di genere è stato un obiettivo che il governo regionale ha perseguito in varie forme nella legislatura appena conclusa, e che dovrà essere anche nella prossima al centro delle politiche di welfare”.

A dirlo Enrico Sostegni, consigliere regionale del Pd e candidato alle elezioni regionali nel collegio dell’Empolese Valdelsa, presentando un’iniziativa sul tema delle politiche di genere che si svolgerà stasera a Fibbiana.

“Per combattere la violenza sulle donne occorre soprattutto agire a livello culturale e di formazione, e per questo la Regione Toscana ha investito 500mila euro in progetti contro gli stereotipi di genere nelle scuole, anche con corsi per la formazione dei docenti. Sul fronte degli investimenti – aggiunge il candidato consigliere – sono stati sostenuti con 725 mila euro, che si sono aggiunti agli stanziamenti statali, centri antiviolenza e case rifugio e sono stati attivati programmi antiviolenza, mentre è stata attivata una specifica campagna di comunicazione per promuovere il numero verde nazionale 1522 e i servizi territoriali di prevenzione e contrasto”.

Sostegni ha ricordato i numeri del fenomeno, con una crescita costante delle donne che si sono rivolte per la prima volta ad uno dei 24 centri antiviolenza regionali ed ai 99 sportelli territoriali: in dieci anni questo numero è raddoppiato, arrivando alle 3.539 rilevate nel 2018/19. Due donne su tre hanno avuto accesso ai Centri in maniera diretta, per il resto, a segnalare i casi sono stati i Servizi sociali (22%), le Forze dell'ordine (14,7%), seguiti da Codice Rosa (8,1%) e Consultori (1,4%). Nel periodo 2012-2019 nei Pronto soccorso della Regione Toscana si sono registrati 21.129 accessi in “Codice Rosa” (1.622 di bambine e ragazze minorenni), che definisce le modalità di accesso e il percorso socio-sanitario per le donne che subiscono violenza.

“Il modello toscano ha dimostrato di funzionare – conclude Sostegni – e va rafforzato. Alle donne non servono spray al peperoncino da tenere in borsa, ma politiche concrete e percorsi di accoglienza dedicati in strutture specializzate”.

Fonte: Ufficio stampa

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