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Salamarzana presenta 'La carne e il diavolo', lo spettacolo diretto da Firenza Guidi sulla peste del 1630

(ph Letizia Mugri)

Sabato in piazza Vittorio Veneto lo spettacolo di Elan Frantoio ideato e diretto da Firenza Guidi sulla peste del 1630

Circo, teatro, musica dal vivo e storia si fondono nello spettacolo che la Scuola Internazionale di Elan Frantoio diretta da Firenza Guidi porterà in scena sabato 12 settembre in occasione di Salamarzana, la festa medievale che si prepara a trasformare piazza Vittorio Veneto: alle ore 20.30 banchetto medievale, alle 21.30 (con replica alle 22.30) spazio all'arte.

La Carne e il Diavolo_1630 cronache di un anno di peste”, è questo il titolo dello spettacolo su cui ormai da settimane un numeroso gruppo di attori, musicisti, circensi provenienti dal territorio ma anche da Milano, Novara, Biella, Sicilia, Abruzzo e da Scozia e Galles sta lavorando in full immersion, seguito da un team di tecnici, costumisti e scenografi di alto livello professionale che completano la fucina creativa del frantoio di Fucecchio.

Lo spettacolo affronta il tema della peste del 1630, che l'ideatrice e regista Firenza Guidi porta in scena grazie ad un lavoro di ricerca e collaborazione condotto con lo storico fucecchiese Alberto Malvolti, prendendo ispirazione da un documento storico ritrovato nell'Archivio di Stato di Firenze. Si tratta di una 
lettera agli Ufficiali di Sanità del gennaio 1631 nella quale la vedova Artemisia, abitante tra Fucecchio e da Santa Croce, si vede strappare di braccia la figlia pazza ma non appestata, che si lascerà poi morire nel lazzeretto. "Sulla scalinata scura della collegiata appare una donna - inizia così il testo di La Carne e il Diavolo - I capelli scomposti le incorniciano il viso. Il suo volto, solcato da segni profondi ma il suo sguardo è dolce, senza collera, o rabbia o dubbio o tremore o dramma. Tutta la sua figura fiera e nobile oltre ogni dire. Tra le sue braccia porta a fatica una fanciulla. La sua bambina seppur già donna. Di fianco a lei, protetti dall’ombra del passato altri due figli, un maschio e una femmina, poco più che adolescenti”.

“Un tema più che mai attuale – osserva Firenza Guidi -. In particolare ho voluto evidenziare il rapporto tra peste, contagio e follia individuale e collettiva. Allora come ancora oggi non esiste una cura, un vaccino. I medici o cerusici o dottori della peste fanno poco ma sono pieni di boria, impartendo salassi e sciroppi e poco altro. Le donne che conoscono le erbe e fanno le pozioni possono almeno alleviare il dolore ma vengono tacciate di stregoneria, derise e messe al bando. I santi nel frattempo fanno i miracoli. Follia, magia, taumaturgia – conclude – si mescolano in un viaggio nella storia e nella contemporaneità della pandemia. Il male è un qualcosa che non si può né vedere e né spiegare e la follia collettiva cerca sempre dei capi espiatori nello straniero, il forestiero”.

Ad accompagnare gli attori in scena anche l'artista Marco Neri, con i suoi bozzetti ispirati ai temi e contenuti dello spettacolo: la pandemia presente e passata, la paura di ieri e quella di oggi.

Questi i protagonisti dello spettacolo: Silvia Bagnoli, Morgana Bancone, Laura Bencini, Marta Bonansegna, Elisabetta Borrione, Giulia Cecchini, Alessandra Checcucci, Giuseppe Liguori, Fabio Magnani, Emanuele Melani, Daniele Milano, Dalia Miscio, Aurora Morano, Martina Mugheddu, David Murray, Giusi Paganelli, Emily Redsell, Marianna Rosati, Lisa Savini, Elisa Selmi, Elena Talenti, Sara Toti.

Regia, disegno e scrittura di Firenza Guidi, direzione musicale David Murray, disegno e tecnico luci e suono Dom Elias, coordinamento tecnico e media Lisa Savini, coordinamento costumi Emily Redsell, realizzazione costumi dottori della peste Bruna Pieragnoli e Gabbriella Ciardini, documentazione fotografica Letizia Mugri, documentazione video Damiano Baccetti, amministrazione e organizzazione Giusi Paganelli, service Imagine e Paolo Morelli, realizzazione gabbia in legno Luca Bozzi.

Gli organizzatori invitano le persone interessate a prenotare prima possibile telefonando al numero 3408510920 (dalle ore 14 alle 18). I costi saranno 25 euro a persona per cena (che prevede zuppa di farro, peposo e dolce “Salamarzanino”) e spettacolo delle 21.30, mentre 5 euro per chi vorrà assistere soltanto allo spettacolo delle 22.30.

Fonte: Ufficio Stampa

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