Spari a salve a Santa Croce, diverbio tra Lambertucci e Deidda
Lambertucci (Per un'altra Santa Croce): "Già presentato interrogazione a giugno"
Anni di segnalazioni al comune da parte dei residenti, ormai sull'orlo di una crisi di nervi, e una mia interpellanza all'ultimo consiglio comunale sulla situazione ormai divenuta insostenibile in quel condominio, la cui discussione era stata resa secretata dal sindaco per proteggere la privacy degli interessati, non sono bastati ad evitare quanto accaduto e meno male che non c'è scappato il morto.
Ancora una volta siamo costretti a dire "Vi avevamo avvertiti!" ma questo non ci consola e serve a ben poco quando poi, purtroppo, quanto temuto, si verifica puntualmente.
Quando si parla di sicurezza in questo paese e lo si fa dai banchi dell'opposizione ci viene sempre opposta dalla maggioranza una cortina di fumo di supponenza e diffidenza salvo poi rabberciare, in quattro e quattrotto, qualche interventuccio non esaustivo per ingraziarsi l'opinione pubblica.
Anche questa volta, purtroppo, il comune è arrivato tardi visto che le azioni che sostiene di aver messo in campo non sono riuscite ad evitare gli eventi. Ma vi sembra mai possibile che questo comune per intervenire e fare qualcosa debba essere sempre costretto e incalzato dalla drammaticità della situazione?
Si torni invece a mostrare un po' piú di umiltà e si metta mano a risolvere anche le criticità del centro storico, che da sempre andiamo segnalando, se si vuole che la politica recuperari una certa qualche credibilitá agli occhi dei cittadini di questo paese. Alessandro Lambertucci Consigliere Comunale - gruppo Per un'altra Santa Croce
Il sindaco Giulia Deidda: “La sicurezza è un tema serio”
Quanto avvenuto in viale Di Vittorio è grave. Se di notte si sentono degli spari, veri o falsi, non va bene. Le famiglie, i condomini, i vicini, tutte e tutti i santacrocesi hanno il diritto di dormire e vivere in pace nelle loro case.
Ringrazio i carabinieri, perché la loro presenza sul territorio è una certezza importante.
Ho letto le dichiarazioni del consigliere Lambertucci. Mi dispiace che, ancora una volta, cerchi di stiracchiare quanto avvenuto per attaccare me e la giunta. La politica che lui invoca è una politica che su episodi come questo si unisce e condanna unanimemente chi compie reati. La politica che pratica è invece quella sempre pronta a puntare il dito contro chi ha vinto le elezioni al posto suo. Questo mi amareggia, ma non mi stupisce più di tanto.
La sicurezza è un tema serio. E riguarda tantissimo la sicurezza del lavoro e quella sanitaria. Oggi sapere di avere un reddito e di avere cure garantite in caso di malattia è più importante che mai. L'emergenza Covid ce lo ha dimostrato in maniera cristallina.
Ci lavoriamo da sempre, a Santa Croce sull'Arno, cercando di essere equilibrati tra le varie proposte. Sul tema telecamere, per esempio, non pensiamo che siano la panacea di tutti i mali, ma non siamo pregiudizialmente contrari. In alcuni casi sono molto d'aiuto alle forze dell'ordine, in altri casi le misure che servono sono più preventive che di controllo.
Sul sostegno al reddito, abbiamo attivato numerose misure per non lasciare le famiglie più deboli sulla soglia della povertà.
Nel caso specifico siamo a conoscenza delle criticità legate a quel condominio e, come abbiamo avuto modo di dire in Consiglio comunale in seduta secretata, già da tempo abbiamo avviato un percorso insieme al soggetto gestore, ai servizi sociali e alle forze dell’ordine con lo scopo di garantire una buona qualità di convivenza fra tutti i condomini. Ribadisco che la sicurezza è un diritto per tutti e in questo senso continueremo a lavorare con gli strumenti che abbiamo. Adesso lasciamo lavorare gli inquirenti perché venga fatta chiarezza.