[ Fucecchio ] Salvini ritorna a Fucecchio dopo 5 anni: "Una delle capitali mondiali della libertà di pensiero"

Il mercato di Fucecchio questa mattina è stato teatro del comizio elettorale di Matteo Salvini, leader della Lega in appoggio alla candidata alle Regionali Susanna Ceccardi. Salvini era già stato a Fucecchio nel 2015. In quell'occasione era presente anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. I due non si incontrarono ma si risposero a distanza. Quest'oggi a fare da contraltare era presente il sindaco Alessio Spinelli, che ha avuto uno scontro verbale con i candidati al Consiglio regionale per il centrodestra.

Ricordando Indro Montanelli (e Oriana Fallaci) ha voluto ribadire di fronte a un nutrito gruppo di aficionados. L'appello al voto a 11 giorni di distanza dalla due giorni di voto è stato questo: "Non è voto ideologico. Hanno detto di tutto: arrivano i fascisti, i marziani, i leghisti. Fucecchio una delle capitali mondiali della libertà di pensiero e di parola per i natali che ha dato a qualcuno. In questi 11 giorni vi chiedo di seminare l'entusiasmo. Se usate bene la matita, se l'aria è quella che sento, scrivete una pagina di storia che si ricorda per i prossimi 100 anni". Oltre a Montanelli, Giani ha voluto omaggiare anche Oriana Fallaci, un'altra 'voce libera' della Toscana. A tal proposito è stato invitato anche alla giornata fallaciana istituita dal consigliere comunale leghista a Fucecchio Marco Cordone.

Tra i punti su cui ha voluto mettere l'attenzione Salvini "l'alta tassa sui rifiuti, perché non ci sono termovalorizzatori e impianti per i rifiuti" e le infrastrutture: "Hanno promesso che rifaranno la Fi-Pi-Li, non so da quanti decenni è promesso".

Poi una stoccata al concorrente di Ceccardi, Eugenio Giani: "Ho visto un volantino di Giani del 1989, prometteva l'aeroporto di Firenze, c'era ancora il Muro di Berlino e Susanna aveva 2 anni, c'è ancora nel programma elettorale 2020 di Giani".

Il voto per il cambiamento secondo Salvini si rende necessario per evitare anche un "ritorno alla legge Fornero" per "volere dell'Europa" e con lo spettro di 150mila posti di lavoro a rischio dopo la fine del blocco dei licenziamenti per la pandemia da Covid.

Infine il tema su cui la Lega per anni ha basato il programma elettorale ossia l'immigrazione e i tre processi per cui Salvini è stato chiamato in giudizio quando era ministro per l'Interno per il blocco degli sbarchi.

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