[ Empolese Valdelsa ] Scuola, Pilastri sul rientro: "Si poteva fare peggio?"
“Ci stiamo apprestando a vivere uno dei peggiori momenti che la scuola italiana abbia affrontato dal Dopoguerra ad oggi, il tutto grazie alla miopia, all’impreparazione, alla superficialità ed alla inadeguatezza della classe politica al governo, soprattutto nella nostra Regione”. Inizia così Leonardo Pilastri, consigliere comunale a Fucecchio e candidato a consigliere regionale nella lista Lega – Salvini nel collegio dell’Empolese – Valdelsa. “Rossi & C. già hanno iniziato a mettere le mani avanti, dando la colpa un po’ a tutti, del disastro che verrà: all’Europa, al COVID, al governo centrale, ai Dirigenti scolastici, ai Sindacati…manca solo che la diano anche a Salvini, ma secondo me è solo questione di tempo.
Ma è solo colpa loro se decine di migliaia di studenti torneranno a scuola lunedì 14 settembre trovando una situazione che definire sconcertante è poco: nessuna certezza sui trasporti scolastici, nessuna direttiva precisa sulle procedure di funzionamento delle lezioni, mascherina si, no, forse, procedure dilettantistiche di gestione delle “emergenze” (per esempio: gestione dell’alunno “contagiato”), con il condimento della classica situazione insegnanti, tantissimi dei quali mancheranno all’appello. E, soprattutto, una clamorosa operazione di scaricabarile sui poveri Dirigenti scolastici.
A questo si aggiunge la questione elezioni, per i tantissimi Istituti scolastici che saranno sede di seggio: le scuole apriranno il 14, per chiudere il 17, per riaprire ancora dopo pochi giorni, prevedendo enormi spese per la disinfezioni dei locali. Non solo Rossi & C. non sono stati capaci di leggere un calendario e posticipare l’inizio delle lezioni di dieci giorni, ma non hanno pensato nemmeno lontanamente a soluzioni radicali del problema. Ma non c’è da aspettarsi niente, da gente che nei curricula ha magari due lauree, ma che nella vita ha solo svolto incarichi politici, solo poltrone, solo discorsi e propaganda, nessuna esperienza operativa di “problem solving”. Semplicemente, la Sinistra toscana è incapace di pensare, di pianificare, non conosce come altri Amministratori, evidentemente migliori di loro, hanno risolto problemi analoghi fuori dal loro paesello, magari all’estero. E ignorando le possibili soluzioni offerte dal mercato e dalle nuove tecnologie, ricorrono a opzioni primitive, come 80 anni fa. Fanno quello che possono, poverini, abituati a cullarsi nel comfort di un monopolio politico assoluto.
Perché non hanno pensato a utilizzare container ad uso abitativo o ufficio per i seggi elettorali? Affittandoli o attingendo ai grandi depositi della Protezione Civile, delle Forze Armate o della NATO? Un container standard uso ufficio da 6 metri contiene tranquillamente una sezione elettorale: si installa due giorni prima e si smonta due giorni dopo le elezioni nel giardino della scuola, mentre le lezioni iniziano tranquillamente. Troppo semplice? Costava di più che la perdita di svariate giornate di lavoro per centinaia di migliaia di personale scolastico e delle estese disinfezioni?
Perché non hanno pensato di potenziare il trasporto scolastico con nuovi mezzi, aumentando frequenza e numero di corse, in modo da consentire il necessario distanziamento tra gli alunni a bordo ed assicurare il trasporto per tutti? Al riguardo, lo sanno i cittadini che potrebbe verificarsi che l’alunno non viene caricato sullo scuolabus perché ha raggiunto la capienza massima?
E in quel caso, chi gestisce l’alunno, specie se minore? Lo lasciano in mezzo alla strada?
La risposta è amaramente semplice: la Sinistra al potere in Toscana è ormai totalmente incapace di risolvere problemi seri, dopo che per 70 anni la principale attività è stata quella di plagiare i cittadini ipnotizzandoli con discorsi, propaganda, panem et circenses, attingendo a piene mani addirittura dalle neuroscienze per aumentare la potenza dei messaggi propagandistici. Il risultato è sconcertante: appena si presentano problemi più grandi di un allagamento o di un montaggio di un gazebo alla Festa dell’Unità, vanno nel panico, e chi ci rimette sono i cittadini.”
Conclude Pilastri “C’è solo da sperare che arrivi presto un vaccino, sennò questi va a finire che fanno il danno serio per davvero. Non si può andare avanti così, servono amministratori nuovi, competenti, dai curricula che parlano di esperienze di lavoro e di soluzioni di problemi, di corsi fatti, di conoscenza del mondo esterno al paesello. Basta con i discorsi e basta con i politicanti da strapazzo. Servono manager, servono fatti