Meteo del sangue segna bollino nero, Fratres Prato: "Fondamentale il contributo di tutti"
«Donate!». L’invito del presidente provinciale del Gruppo Fratres di Prato Alessandro Gavagni questa volta è più accorato del solito. Da giorni il meteo del sangue curato dal Centro regionale della Toscana segna col bollino nero – che significa: gravissima carenza – la mancanza delle scorte ospedaliere per quasi tutti i gruppi sanguigni. Siamo dunque in una vera e propria emergenza tanto che all’ospedale di Careggi a Firenze sono stati costretti a rimandare alcuni interventi chirurgici programmati e differibili.
«Nei mesi estivi registriamo ogni anno una carenza nelle donazioni – spiega Gavagni – ma questa volta la situazione è davvero grave. È indispensabile che vecchi e nuovi donatori si attivino per dare un contributo. Altrimenti le attività ospedaliere non potranno riprendere».
Il presidente della Fratres intende anche ricordare che «la donazione è volontaria, gratuita e anonima». Si tratta di una sottolineatura importante, «questo perché negli ultimi tempi al Centro trasfusionale dell’ospedale di Prato i nostri volontari hanno accolto persone che chiedevano di poter dare il loro sangue a un determinato paziente ospedaliero. Ricordiamo che il sangue donato va a incrementare le scorte del presidio e poi sarà il personale sanitario a utilizzarle in base alle esigenze. Ci preme ribadire questa cosa per non incorrere in malintesi con i donatori», conclude Gavagni.
Come donare. Il Gruppo Fratres ha in programma due giornate di raccolta: domenica 20 settembre a Prato, nella sede provinciale di via Galcianese 17/1 (all’interno del complesso della Misericordia) e domenica 4 ottobre a Montemurlo in via Contardi 13 (presso la sede della locale Confraternita di Misericordia).
L’orario è dalle 7 alle 10,30 su appuntamento (0574-609730). Ma è possibile donare tutti i giorni al Centro Centro trasfusionale dell’ospedale Santo Stefano di Prato. Anche qui è necessaria la prenotazione che può essere fatta anche chiamando il centralino della Fratres.
Fonte: Misericordia di Prato - Ufficio stampa