Rientra al Museo archeologico di Piombino il Tesoretto di Rimigliano
Si chiude il 31 agosto la grande mostra “Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo”, inaugurata a dicembre scorso al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. A conclusione della mostra, giovedì 3 settembre, tornerà nella sua originale collocazione all’interno del Museo archeologico di Piombino il Tesoretto di Rimigliano.
La mostra, nata da un’importante rete scientifica tessuta con altri istituti culturali nel nome del mare, ha visto coinvolte Soprintendenza e Parchi Val di Cornia SpA che, con alcuni rilevanti reperti provenienti dal Museo Archeologico di Piombino, hanno contribuito a raccontare quanto svelato dalla disciplina dell’archeologia subacquea dal 1950 sino ad oggi.
In particolare, oltre ad alcuni cilindretti di bosso provenienti dal noto relitto del Pozzino, ha fatto bella mostra di sé nella sezione dedicata a “I tesori sommersi” il Tesoretto di Rimigliano composto da monete di età antoniniana, rinvenuto a San Vincenzo poco a largo della spiaggia di Rimigliano.
“I musei contemporanei hanno bisogno di una politica di contatti e scambi con le altre realtà museali. Proprio il Museo Archeologico del Territorio di Populonia, che ha una Collezione di pezzi di altissimo livello, è spesso oggetto di richieste da parte di grandi contesti museali. Contrariamente a quanto si possa pensare, il prestare materiali per questi eventi ha un grande ritorno di immagine per il Museo stesso” – sono le parole del dott. Andrea Camilli, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno.
Il prestito avvenuto per questa prestigiosa iniziativa, così come i materiali provenienti dal Museo di Piombino e esposti fino a fine anno alla mostra “Viaggio nella terra dei Rasna” al Museo archeologico di Bologna, rappresentano quindi l’ulteriore conferma del valore delle collezioni della realtà museale piombinese, riconosciuta anche quest’anno di Rilevanza Regionale (importante accreditamento attribuito dalla Regione Toscana ai sensi della legge regionale 21/2010 e conseguito dal museo a partire dal 2013).
“Il rientro del Tesoretto di Rimigliano sarà l’occasione per ‘riscoprire’ uno dei tanti pezzi unici del nostro Museo. Il successo delle serate di archeologia al Museo, con conferenze che univano idealmente le tre città etrusche di Populonia, Vetulonia e Volterra, dimostra che l’interesse verso gli aspetti scientifici delle scoperte e degli studi archeologici è molto vivo, così come il desiderio che il museo cittadino diventi sempre più il luogo d’incontro tra i ricercatori e il pubblico” dice Marta Coccoluto, responsabile del Museo “Concluderemo una stagione di aperture serali con la conferenza ‘Le terme svelate: novità dall’Acropoli di Populonia’ che precederà di pochi giorni la ripresa delle indagini archeologiche sull’acropoli, nell’area del Parco archeologico di Baratti e Populonia, grazie alla collaborazione tra Parchi Val di Cornia SpA, Soprintendenza e Università di Siena, proprio a sottolineare il legame tra il parco e il suo museo, polo espositivo dell’intera Val di Cornia”.
Fonte: Ufficio stampa