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Abbey Road rivisitato dai London 69, Prato è Spettacolo limited edition

Nonostante i limiti dell'emergenza sanitaria e l'annuncio del rinvio del festival Settembre Prato è Spettacolo al 2021, Fonderia Cultart ha deciso di proporre un programma di iniziative musicali pensate per contesti intimi, dove poter vivere una dimensione “live” senza la percezione del distanziamento fisico, al fine di dare un segnale positivo alla comunità del festival e non arrendersi all'idea di dover vivere un Settembre privo di musica.

Quella del 2020 è una sorta di anteprima all'edizione completa che si svolgerà nel 2021, è una “Edizione limitata”, intesa nella sua accezione più positiva,  dove il limite  è l'ambito entro cui si ha la certezza di agire, di essere, di sentirsi bene.

Parafrasando Leopardi, che intuisce l’infinito solo perché la siepe gli ostruisce la vista, abbiamo scelto di agire, riconoscendo il nostro limite e immaginando la possibilità di concepire modi per far incontrare artisti e pubblico.

Il festival vuol fare dei limiti imposti dalla situazione di emergenza, un'opportunità per riscoprire l'intimità del rapporto con la musica e lo spettacolo e per svelare alcuni luoghi della città.

Non ci saranno dunque eventi di piazza, come nella tradizione del festival ma progetti ricercati, particolari, intimi e diffusi su più spazi dal 3 al 13 Settembre 2020.

Abbiamo immaginato questa strana edizione del Festival come un'oasi. Contesti di socialità e di normalità, dove l'esperienza della musica dal vivo è al centro della nostra attenzione. L'oasi è un luogo del corpo ma anche della mente, è l’aspettativa nel deserto, uno spazio reale e immaginifico dove trovare ristoro dopo un faticoso cammino. Ma è anche un luogo non comune, prezioso nella sua unicità” così presenta l'edizione Francesco Fantauzzi, Direttore del festival.

Fonderia Cultart ha prodotto questa Limited edition, con il contributo della Regione Toscana e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e la collaborazione della Curia diocesana, Consorzio Santa Trinita, Officina Jungle, Playground del Serraglio, Freaky deaky.

La lineup è variegata, come da tradizione del festival, con la caratteristica che tutti i progetto sono speciali e molto particolari, costruiti su dimensioni ridotte e intime:

(03/09) London 69: Roberto Dellera (Afterhours)/ Andrea Pesce (Tiromancino) / Roberto Angelini (Niccolò Fabi / Propaganda Orchestra) / Lino Gitto (The Winstons) /  Sebastiano Forte / Rachele Bastreghi (Baustelle) / – (04/09) Mauro Ermanno Giovanardi / Marco Cosma /Vignera Carusino/ Jessica Testa - (05/09) Galeffi + Fabrizio Ganugi - (06/09) Perturbazione – (07/09) Scarda + Floridi (09/09) Any Other – (10/09) Remo Anzovino – (11/09) Giovanni Caccamo + Giulia Mazzoni - (12/09) Davide Toffolo - (13/09) Joe Bastianich

 

Tutti i concerti in programma si svolgono in location con posti limitati in cui la prevendita è consigliata. I biglietti (da 10€ a 15€) sono disponibili nel circuito Ticketone da martedì 4 agosto.

Infoline: 3381015732 / www.facebook.it/settembrepratoespettacolo

 

Settembre Prato è Spettacolo / limited edition 2020

Il Programma

 

Giovedì 3 Settembre ore 21.30 / Chiostro di San Domenico – Prato

All Good Children go to Heaven: London 69 performing the Beatles.

Un omaggio all'iconico album Abbey Road dei Beatles da parte di importanti musicisti del panorama pop e rock italiano contemporaneo. Dallo storico chitarrista degli Afterhours Roberto Dellera a ad Andrea Pesce dei Tiromancino, passando per Roberto Angelini, Lino Gitto dei The Winstons, Sebastiano Forte, Rachele Bastreghi dei Baustelle .

Uno dei capitoli più alti della discografia dei Beatles, l’incredibile Abbey Road, eseguito integralmente dal vivo, insieme ad una serie di altri gioielli più o meno noti, da una vera e propria all-star band! Il live è strutturato in due parti: la prima è la riproposizione integrale del disco, la seconda - volendo in ogni modo evitare di diventare un campionario dei più grandi successi dei Beatles - ripercorre gli episodi più significativi delle produzioni soliste dei 4, successive allo scioglimento della band.

 

Venerdì 4 Settembre ore 21.30 / Chiostro di San Domenico – Piazza San Domenico, 8 – Prato

Ho visto Faber volare / omaggio a Fabrizio De André

con Mauro Ermanno Giovanardi, Marco Cosma , Vignera Carusino, Jessica Testa

Un concerto che celebra l'opera di De André, in un percorso tra note e poesia, che vede nella scaletta anche i maggiori successi di Mauro Ermanno Giovanardi quali, ad esempio, "Nel centro di Milano" e "Io confesso".

Mauro Ermanno Giovanardi, fondatore dei La Crus, Mauro Ermanno “Gio” Giovanardi inizia nel 2007 una carriera parallela da solista debuttando con l’album Cuore a nudo, testimonianza discografica di uno spettacolo di poesie, teatro e musica di cui è stato interprete. A fine dicembre 2010, viene annunciata la partecipazione dei La Crus (Giovanardi ritorna con il gruppo solo per questa occasione) al Festival di Sanremo, dove il duo è in gara con "Io confesso", che si piazza nella terzina a ridosso dei primi tre. Dopo due nuovi album da solista, Nel 2015, viene pubblicato Il mio stile, per il quale Giovanardi si aggiudica la Targa Tenco come miglior album dell'anno. Nel 2017 esce La mia generazione, omaggio ai brani che hanno caratterizzato la musica italiana degli anni Novanta.

 

Sabato 5 Settembre ore 21.30 / Officina Giovani – Piazza dei Macelli – Prato

Galeffi

Opening act Ganoogi

Cantautore romano, classe 1991. Si nutre di calcio, cinema e Beatles ed è uno degli esordi più chiacchierati degli ultimi anni. “Scudetto” è il suo primo album, uscito il 24 novembre 2017 per Maciste Dischi, edito da Warner Chappel e distribuito da Artist First. In meno di quattro mesi raggiunge 4 milioni di ascolti tra YouTube e Spotify e racimola quasi cinquanta concerti (tra cui) molti dei quali sold out. Nel marzo 2020, in pieno lockdown esce “Settebello”: dieci brani in cui il cantautore romano continua il corpo a corpo letterario con il tema dell'amore, declinato nelle sue diverse sfaccettature. Stavolta, però, lo fa allargando a sorpresa lo spettro musicale del suo pop grazie ad alcune canzoni dalle coloriture jazz e rock.


Ganoogi 
è il nuovo progetto da solista di Fabrizio Ganugi, cantante e polistrumentista fondatore dei Fantasia Pura Italiana.

Fabrizio Ganugi è nato a Prato nel 1988. Inizia a scrivere canzoni a quattordici anni.

Suona la chitarra, il mandolino, la batteria, i flauti, il sax, le percussioni i cruscotti e tutto ciò che vibra.

È uno degli ultimi poeti improvvisatori in ottava rima, ha una laurea in Lettere Moderne e fa fa il cuoco.

A sedici anni fonda il gruppo teatral-musicale Fantasia Pura Italiana: nel 2014 la band vince l’Arezzo Wave Toscana. Tre album pubblicati, tre anni di tour in tutta Italia.

 

Domenica 6 Settembre ore 21.30 / Officina Giovani – Piazza dei Macelli – Prato

Perturbazione

Band piemontese di grande inventiva, i Perturbazione offrono un'altra via - opposta a quella della stantia tradizione sanremese - alla canzone pop italiana, tra sperimentazione e ironia.

Nati nel 1988, “Canzoni” è la parola chiave per comprendere il loro mondo. Visto che da sempre i Perturbazione compongono brani pop ma fuori dai canoni della normalità pop intesa in Italia. Le loro canzoni sono sempre orecchiabili, ma con qualche elemento di “stortura” che le rende diverse e originali. Cresciuti da una parte con la tradizione rock alternativa (R.E.M., Smiths, Cure, Fugazi etc.) e dall’altra ascoltando le grandi firme della canzone d’autore italiana (da Sergio Endrigo ad Adriano Celentano Dopo 4 anni e 5 album la band piemontese pubblica il nuovo lavoro concept  intitolato “(Dis)amore”, dato alle stampe nel mese di maggio 2020 ed edito dall'etichetta modenese Ala Bianca, dopo un paio di rinvii causati dalla nota emergenza sanitaria Covid-19. Con l’esplicativo titolo i Perturbazione tornano a cavalcare il più sicuro e limpido territorio che li ha resi celebri e che ne ha contraddistinto le fasi più convincenti della loro carriera, iniziata ben trentadue anni or sono. Tornano in vita le atmosfere più classiche e delicate e quell’eleganza di proporre un pop-rock mai banale dove la risolutezza narrativa dei contenuti torna in primo piano, grazie a quell’ineffabile profondità nell’illustrare sentimenti e squarci di vita quotidiana.

 

Lunedì 7 Settembre, ore 21.30 / Playground del Serraglio, Via Jean Louis Protche, 7-9 – Prato

Scarda

Opening act Floridi

Al secolo Domenico Scardamaglio, nato a Napoli il 16 marzo 1986, è un cantautore che, sia per scelta che per la grande ammirazione verso cantautori come Rino Gaetano, ha deciso di puntare su uno stile acustico, schitarrato e in generale un po' retrò. Il suo album di esordio "I piedi sul Cruscotto" (MK Records) parte subito con il piede giusto, raggiunge sempre più ascoltatori, con un trend in graduale crescita come il seguito che affolla i primi club delle principali città italiane dove si esibisce. Canzoni che cercano di fare poesia ma con semplicità. Nel 2014 riceve la candidatura ai David di Donatello per la soundtrack del film "Smetto quando voglio" e una alle Targhe Tenco 2015 per la "opera prima" di cui sopra, uscita il 16 dicembre 2014. La fortunata collaborazione con il film ''Smetto quando voglio'' continua, Scarda firma la colonna sonora dei sequel ''Masterclass'' e ''Ad Honorem'' usciti rispettivamente nel febbraio e nel dicembre 2017, raggiungendo così un pubblico sempre più vasto. Il passaparola e le canzoni hanno fatto sì che i concerti nello stivale aumentassero sempre più fino alla pausa nell'autunno 2017, che ha visto l'artista rientrare in studio e mettersi al lavoro per il suo secondo disco. Nel frattempo firma con la neonata Bianca Dischi che il 19 ottobre 2018 pubblica il suo nuovo album dal titolo “Tormentone”, anticipato nei mesi precedenti dai tre singoli: “Bianca” (maggio), “Mai” (giugno) e “Non Relazione” (settembre).

“Tormentone” diventa anche un lungo tour che parte da Roma (Largo Venue) e lo porta ad esibirsi in tutta l'Italia, isole comprese. Nella primavera del 2019 torna con due fortunati singoli, “Distrutto” e “Tropea”, brani che catturano l'attenzione del pubblico e che ne aumentano la popolarità all'interno della scena musicale italiana.

Nell'autunno del 2019 Scarda mette in scena il suo “Fine Tormentone Tour”, 8 date in giro per l'Italia tra cui alcuni importantissimi sold-out come Milano all'Ohibò, Torino all’Off Topic e Roma al Monk.  L'album “Tormentone” ha collezionato, nel suo primo anno di vita, oltre 5 milioni di streaming su Spotify e i suoi brani sono stati inseriti in alcune delle sue playlist editoriali più importanti tra cui Indie Italia, New Music Friday e Scuola Indie.

Attualmente sta scrivendo quello che sarà il suo terzo disco, previsto per il 2021.

Floridi è il progetto solista del cantautore toscano Luca Floridi: una scrittura sincera che spazia fra realtà e immaginazione mantenendo intatta la propria autenticità. Non solo, un'evidente passione per il cantautorato italiano unita a sonorità pop raffinate e personali, colme di intarsi vintage.Il primo singolo, “Una notte ubriaca”, è uscito a luglio 2019 per Labella Dischi (Postino, Cecco e Cipo) ed è stato poi seguito dai singoli “Maestro Zen” e i più recenti “Magellano” e "Bosco", che hanno posto basi solide per la presentazione del progetto artistico di Floridi.

 

Mercoledì 9 Settembre, ore 21.30 / Playground del Serraglio, Via Jean Louis Protche, 7-9 – Prato

Any Other

Adele, Erica, Marco. Any Other, nome d'arte di Adele Nigro (Verona, 1994), è un cantautrice e polistrumentista italiana. “Silently. Quietly. Going Away” il primo disco di un anno fa: dieci brani che raccontano chi è Adele, cosa le succede, cosa le piace e cosa no, cosa ascolta e cosa sa fare con una chitarra in mano. Così l’iniziale “Something” diventa il ponte ideale tra quello che era e quello che è adesso, da cui partire per entrare in un mondo fatto di chitarre e piccola poesia, un indierock che sfiora il college delle origini - quello caro ai Modest Mouse, ai Built To Spill, a Waxahatchee - cantato con la sfacciata sicurezza che ricorda la giovane Alanis Morrissette.

 

Giovedì 10 Settembre ore 21.30 / Chiostro di San Domenico – Piazza San Domenico, 8 – Prato

Remo Anzovino

Considerato dalla critica e dal pubblico uno dei più originali compositori e pianisti in circolazione, nonché il nuovo vero erede della grande tradizione italiana nella musica da film, celebrato con il “Nastro D'Argento 2019 - Menzione Speciale Musica dell'Arte”, Remo Anzovino è uno dei massimi esponenti della musica strumentale (oltre 7 milioni di streams solo su Spotify).

Ha esordito agli inizi del Duemila componendo le musiche per i maggiori capolavori del cinema muto (più di trenta pellicole), collaborando con le più prestigiose cineteche e partecipando con colonne sonore di sua composizione ai principali festival e rassegne internazionali.

Ha all'attivo cinque album registrati in studio: l'ultimo “Nocturne”, pubblicato per Sony Classical / Sony Masterworks, è stato registrato e prodotto tra Tokyo, Londra, Parigi e New York. Ha all'attivo anche un disco dal vivo registrato all'Auditorium Parco della Musica di Roma, due progetti speciali dedicati a Pasolini e a Muhammad Ali e negli ultimi anni è stato molto prolifico in ambito cinematografico realizzando le colonne sonore di cinque straordinari film per la serie "La Grande Arte al Cinema" (da Vincent Van Gogh a Frida Kahlo, passando per Picasso, Monet e Gauguin) che gli sono valsi il Nastro D'Argento 2019 e che lo scorso dicembre sono stati pubblicati in tutto il mondo da Sony Classical in un box set celebrativo intitolato "Art Film Music". Le sue musiche sono state anche utilizzate da importanti brand commerciali per le proprie campagne pubblicitarie (Alitalia, Bulgari, etc.) e da celebri trasmissioni televisive (Ulisse di Alberto Angela, Otto e Mezzo, I Dieci Comandamenti, Ballarò, etc.).

Nella sua carriera quattro album registrati in studio e l’ultimo “Vivo”, un’antologia live che contiene, in versione completamente rivisitata e riarrangiata, 14 tra i migliori brani della carriera di Anzovino e due meravigliosi inediti: “Afrodite”, l’ammaliante piano solo che apre l’album e l’irresistibile marcetta “No smile (Buster Keaton)”, autentica dichiarazione d’amore di Anzovino per l’attore e regista statunitense. Numerose sono le collaborazioni di grande trasversalità: da Franz Di Cioccio (PFM) e Simone Cristicchi a Gino Paoli; da Enzo Pietropaoli a Gabriele Mirabassi a Francesco Bearzatti; da Vincenzo Vasi a Dj Aladin, Dargen D’Amico e Roberto Dellera (Afterhours) all’opening track del disco tributo in italiano a Cesaria Evora.

Ora Remo Anzovino è pronto a continuare il viaggio dell’immaginazione dal vivo, che il pubblico potrà vivere dal vero, a bordo del suo pianoforte, in un concerto che è una esperienza emozionale irripetibile e mai come ora capace di rendersi collettiva.

 

Venerdì 11 Settembre ore 21.30 / Chiostro di San Domenico – Piazza San Domenico, 8 – Prato

Giovanni Caccamo  + Giulia Mazzoni

Cantautore raffinato, scoperto da Franco Battiato, reduce dalla sua partecipazione al Festival “Pathway to Paris: Earth Day 50”, con Michael Stipe dei R.E.M., Patti Smith, Johnny Depp, Flea dei Red Hot Chili Peppers, Cat Power, Ben Harper e tanti altri artisti, annuncia il suo tour estivo piano e voce: un susseguirsi di canzoni e parole in un dialogo costruttivo sulle difficoltà dell’uomo contemporaneo a relazionarsi, ad ascoltare le proprie emozioni e credere nei sogni. Un momento per riflettere sulla bellezza della nostra esistenza e ricominciare a cantare insieme. Oltre ai successi del cantautore stesso, sarà proposta una selezione di canzoni, appartenenti alla tradizione musicale italiana. Il concerto evidenzia la capacità della musica di oltrepassare ogni confine e legarsi ai momenti più significativi della nostra quotidianità. “Nel blu dipinto di blu” Modugno; “Caruso” Lucio Dalla; “Pensiero Stupendo” Patty Pravo; “C’è tempo” Ivano Fossati; “La cura” Franco Battiato. “Almeno tu nell’universo” Mia Martini; “Io che amo solo te” Sergio Endrigo; “Amore che vieni, amore che vai” De Andrè; “La prima cosa bella” Nicola di Bari.

Giovanni Caccamo è stato vincitore della categoria “Nuove proposte” alla 65° edizione del Festival di Sanremo, premio della critica “Mia Martini”, premio sala stampa “Lucio Dalla”, premio “Emanuele Luzzati”. Caccamo è anche stato autore per Malika Ayane, Emma Marrone, Francesca Michielin, Elodie, Deborah Iurato, Chiara Galiazzo.

Nel 2015 presta la voce per il corto Disney Pixar “Lava”, che anticipa Inside Out, in duetto con Malika Ayane. Partecipa successivamente alla 66° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo nella sezione “Big”, in duetto con Deborah Iurato, con il brano “Via da qui”, scritto da Giuliano Sangiorgi, classificandosi al terzo posto.

I primi due album dell’artista contengono due importanti collaborazioni: il duetto con Franco Battiato in “Satelliti nell’aria” e quello con Carmen Consoli in “Resta con me”, entrambi scritti dallo stesso Caccamo.

Ad Ottobre 2017 inizia la sua avventura televisiva come Tutor nella scuola di Amici su Canale 5.

Il 9 Febbraio 2018, dopo la sua partecipazione alla 68° edizione del Festival di Sanremo con l’omonimo brano “Eterno” e il successo di “Puoi fidarti di me”, canzone tema principale della colonna sonora del film “Puoi baciare lo sposo” di Alessandro Genovesi, viene pubblicato il terzo album del cantautore siciliano e il suo tour supera le 50 repliche in Italia, approdando per la prima volta anche all’estero, a Lima, Santiago, Rancagua, Tokyo, Budapest, Il Cairo, Tunisi, Algeri.

Il 26 Aprile 2020, rappresenta l’Italia al Festival “Pathway to Paris: Earth Day 50”, con Michael Stipe dei R.E.M., Patti Smith, Johnny Depp, Flea dei Red Hot Chili Peppers, Cat Power, Ben Harper e tanti altri.

Giulia Mazzoni ha studiato presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Nel 2013 fa il suo esordio discografico con l'album “Giocando con i bottoni”, contenente 14 composizioni inedite per pianoforte solo che si muovono tra tradizione classica e musica pop. Nello stesso anno riceve il Premio Ciampi per il miglior adattamento pianistico di “Quando il giorno tornerà” di Piero. PUBBLICITÀ Il 7 dicembre 2013 Giulia partecipa come ospite al prestigioso concerto di Natale all’Auditorium Conciliazione di Roma (evento trasmesso prima serata su Rai 1 il 24 dicembre) dove ha condiviso il palco con altri grandi artisti come Patti Smith, Dolores O’Riordan, Elisa, Asaf Avidan, Anggun e molti altri. Tanti i concerti tenuti dall'artista tra il 2013 e il 2015, tra cui quelli al Blue Note di Milano e all'Auditorium Parco della Musica di Roma. “Giocando con i bottoni” è stato pubblicato e distribuito anche in Cina, paese dove l’artista ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica con un tour di 5 date sold out. Il 21 Ottobre 2016 è uscito il suo ultimo album, “Room 2401”, con Sony Music. All'interno sono presenti 12 brani inediti + 3 bonus tracks e una prestigiosa collaborazione con il Maestro Michael Nyman nel brano “The departure”. A gennaio 2018 è tornata per la seconda volta in Asia, con un tour sold out partito da Taiwan e concluso in Cina, che ha portato l'artista a suonare in teatri di grande prestigio come il “Taoyuan City Performing Art Center” di Taiwan o il “Tianjin Jiwan Grand Theater” in Cina. L’album “Room 2401” è stato pubblicato anche a Taiwan da Sony Music Taiwan e in Cina da Sony Music Cina. Il 14 febbraio Giulia, reduce dal suo tour in Asia, si è esibita a Prato, davanti al Tempio Buddista, per la cerimonia di inaugurazione della Grande festa per il Capodanno Cinese alla presenza di tutte le Istituzioni pubbliche della città e della Regione, oltre al Console Cinese di Firenze ed i rappresentanti delle associazioni cinesi di Prato e Firenze.

Sabato 12 Settembre / Chiostro di San Domenico – Piazza San Domenico, 8 – Prato

Davide Toffolo / Andrà tutto benino

Cantante del gruppo Tre allegri ragazzi morti, è anche un vero innovatore nel campo del fumetto e tra i maggiori autori italiani di graphic novel. L'artista poliedrico presenta uno spettacolo-concerto in cui suona, legge ma soprattutto disegna dal vivo. Durante il periodo di lockdown che ha investito il pianeta, Davide Toffolo ha disegnato una serie di tavole diffuse sui suoi canali social che oggi diventano un libro e uno spettacolo dal vivo. Attraverso musica, parole e immagini ci racconta la sua esperienza di quarantena in compagnia di Covid-19.

La carriera musicale di Toffolo inizia negli anni ’70 nel movimento punk The great complotto, cui si era unito inizialmente come illustratore, rimanendo irretito dall’energia e dal senso di condivisione che invece sembravano carenti nel mondo dei disegnatori di fumetti. Ma è la fondazione dello storico gruppo indie Tre allegri ragazzi morti, nel lontano 1994, a cementare la figura di Toffolo come musicista nel corso di oltre venti anni di sonorità punk-rock alternative.

Nelle sue apparizioni pubbliche nella band I tre allegri ragazzi morti, Toffolo assume un’identità segreta, un alter ego che si nasconde dietro una maschera da teschio e un ingombrante costume da yeti. La maschera, condivisa da tutti i membri della band, non viene (quasi) mai tolta durante le esibizioni, salvo richiesta di non scattare foto ai volti dei musicisti. Introdotta inizialmente per dare un’identità più riconoscibile al gruppo, è diventata ben presto qualcosa di più, il simbolo di una visione collettiva che vuole includere la società intera.

Ha all'attivo numerose opere tra le quali - solo per citarne alcune - Pasolini, Il Re bianco, L'inverno d'Italia e Très! Fumetti per il teatro. Motore di esperienze importanti come il gruppo "Mondo Naif" e le riviste "Dinamite" e "Fandango”.

 

Domenica 13 Settembre ore 21.30 Villa Guicciardini – Via Nuova per Migliana, 1 – Cantagallo

Joe Bastianich

Iniziata, con radici quasi Dickensiane, lavorando nel ristorante italiano dei suoi genitori Lidia e Felice nel Queens lavando piatti, pulendo il marciapiedi e facendosi largo nella giungla del mercato della carne del Bronx, la vita di Joe Bastianich è un'avventura fatta di note culinarie che ha portato questo ragazzo italiano a diventare uno dei più importanti ristoratori d’America, nonché un autore di libri pluripremiati dal New York Times e personalità televisiva di successo.

Oggi si esibisce tra performance acustiche ed elettriche con una formazione tutta italiana. Portando sul palco canzoni originali e un sound che fonde al suo interno molti stili che hanno segnato la crescita musicale di Joe: dal country al folk fino a toccare il rock americano.

“La musica per me rappresenta l'espressione più pura, l'emozione più vicina al cuore. In questo disco ho raccolto l'essenza più vera della mia vita, quella più intima, tra passioni, paure, ambizioni e amore. Racconta molto di me, di ciò che sono, che ho fatto e che farò: è la rivelazione più personale e inedita” dichiara Bastianich in occasione dell'uscita del suo primo album nel 2019.

Joe e i suoi soci presiedono più di due dozzine di acclamati ristoranti nel mondo. Dal 2010 inoltre sono diventati partner di Oscar Farinetti per portare Eataly, il più grande mercato del cibo e del vino, a New York, sviluppando da quel momento le filiali nel nord e Sud America con sedi in Chicago, São Paolo, al World Trade Center, Boston e più recentemente Los Angeles.

Fonte: Ufficio stampa

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