Controlli contro lo spaccio in provincia di Prato: tre arresti
Sono tre le persone arrestate dai carabinieri di Prato nelle ultime ore quale esito dell’intensificazione di specifiche attività investigative finalizzate al contrasto dello spaccio di stupefacenti in Provincia.
I primi due sono due cittadini cinesi, rispettivamente di 31 e 32 anni, che da qualche settimana erano finiti nel mirino dei militari del Nucleo Investigativo ai quali non era sfuggita l’assidua frequentazione di locali notturni prevalentemente frequentati da cittadini orientali e dai quali la coppia entrava ed usciva con una frequenza sospetta, tale comunque da far escludere che le visite avvenissero solo per usufruirne dei servizi. E’ stato così che dopo giorni di appostamenti i militari sono intervenuti fermandoli infine nella tarda serata di ieri in via Del Confine. La perquisizione cui i due orientali sono stati sottoposti sul posto, poi estesa anche presso le loro abitazioni, ha consentito il sequestro complessivo di circa 150 grammi di ketamina – tutta suddivisa in dosi- e di 20 pasticche di estasy . Il sequestro ha interessato anche la somma in contanti di quasi 2.00 euro che gli investigatori hanno accertato trattarsi il provento dell’attività di spaccio, ma anche la consistente attrezzatura utilizzata per il confezionamento frazionato della droga che venduta al dettaglio avrebbe fruttato ai due spacciatori la somma di circa 7/8 mila euro. Curioso che le pasticche di ecstasy recassero impressa l’effige della maschera di Dalì con la scritta “la casa di carta”.
Il terzo arresto, anch’esso eseguito ieri mattina in flagranza di reato, è il risultato di un’operazione finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti portata a termine dai Carabinieri della Stazione di Carmignano.
Si tratta di un italiano di quarant’anni i cui movimenti erano seguiti da tempo dai militari. L’uomo, celibe, disoccupato ed attualmente in regime di libertà vigilata in ragione di altri precedenti di giustizia, era infatti solito raggiungere una sua proprietà in agro del comune di Carmignano dove aveva messo in atto una strana consociazione agricola.
Oltre a pomodori e fagioli si dedicava anche alla più redditizia produzione di marijuana.
La zona scelta si presentava ideale per lo scopo in quanto lontana dalle vie battute e difficilmente raggiungibile. Quando i militari sono intervenuti, trovando l’uomo intento nel suo lavoro con pala e vanga, hanno subito trovato tracce di quel ciclo produttivo illecito la cui coltivazione era stata già raccolta e poi riposta all’interno di una scatola nascosta in un vicino boschetto, ben occultata tra il fogliame di un grosso albero.
Il risultato complessivo della perquisizione eseguita dai militari sul terreno e poi estesa ad un rimessaggio agricolo in uso all’arrestato è consistita nel sequestro di oltre mezzo chilo di cannabis indica, bustine per il confezionamento in dosi, nonché circa 10 grammi complessivi in semi che sarebbero serviti per rinnovare la produzione dello stupefacente.
Tutti e tre gli arrestati saranno giudicati oggi con rito per direttissima.