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San Casciano Val di Pesa, Ristoratori Toscana: "Aumenti della Tari del 20%. Inaccettabile"

In un momento così drammatico, non solo non sono stati rinviati al 2021 i pagamenti della Tari, ma a San Casciano Val di Pesa sono scattati gli aumenti. E' quanto denuncia l'associazione Ristoratori Toscana. «L'aumento è stato deliberato dal Comune lo scorso anno, ma farlo scattare proprio adesso, quando le attività sono in crisi a causa del Covid, proprio non è accettabile», afferma Andrea Gandolfo, portavoce dei ristoratori di San Casciano Val di Pesa aderenti all'associazione. «Gli aumenti arrivano fino al 20%. La prima rata di acconto è slittata, causa lockdown, da giugno a settembre, ma ora dovremo trovare i soldi per pagare anche la Tari e ci sarà un'altra rata a novembre e il saldo da pagare». «Non ce la facciamo più: siamo ripartiti, ma con un fatturato dimezzato. Nei mesi estivi abbiamo incassato un po' di più - si sfoga Gandolfo – ma siamo molto preoccupati». Un'attività che ha un locale di 140 metri quadri, paga di media l'anno 8mila euro di Tari. «Sono importi molto alti, senza contare che il servizio di gestione e smaltimento rifiuti è pessimo: il camion per il ritiro della spazzatura passa quando le persone sono a tavola a mangiare». «Il Comune ha motivato l'aumento con problemi di bilancio, ma non è corretto scaricarli sulle spalle dei ristoratori, in un anno come questo. Chiediamo un nuovo incontro al Comune per trovare una soluzione – conclude il rappresentante dei ristoratori di San Casciano – altrimenti, in assenza di risposte, saremo costretti a mobilitarci per tutelare la nostra categoria, messa a dura prova e in forte sofferenza, come testimoniano purtroppo i recenti fatti di cronaca».

Fonte: Ristoratori Toscani

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