[ Toscana ] Roberto Salvini: «L’unica via di uscita dalla crisi economica è la filiera corta»
Il consigliere regionale Gruppo misto e candidato presidente per il Patto per la Toscana: « Chi amministra ha il compito di prevenire le criticità e non di verificarle e commentarle dopo»
L’unica via di uscita dalla crisi economica, è la filiera corta, in primis con il rilancio di un’agricoltura moderna e sostenibile. È quanto afferma il consigliere regionale Roberto Salvini (Gruppo misto), candidato presidente alla prossima tornata elettorale con la lista Patto per la Toscana.
«Sono anni che, anche attraverso i miei atti presentati in Consiglio, propongo di diversificare la produzione, puntando su filiera corta e il chilometro zero, creando un’economia circolare interna – spiega Roberto Salvini – L’emergenza Coronavirus ha messo ancora più in luce un problema che tuttavia ha radici lontane. La moneta circolante e la ricchezza prodotta dal Paese, è da troppo tempo largamente inferiore alla quantità necessaria per mantenere il lavoro. Con la poca ricchezza prodotta, non si può più vivere comprando dall’estero. Il commercio è sovradimensionato rispetto al settore produttivo, quindi il sistema non potrà reggere. Nonostante i capitali iniettati, tante categorie sono allo stremo. Chi amministra ha il compito di prevenire le criticità e non di verificarle e commentarle dopo».
«Abbiamo bisogno che la gente spenda per far ripartire l’economia e non possiamo più puntare solo su turismo e commercio – continua il consigliere e candidato presidente – Per far fronte a questo problema, è necessario puntare sulla filiera corta, sulla produzione locale, rilanciando in primis l’agricoltura sostenibile. Ciò non vuol dire tornare indietro, anzi: dobbiamo puntare alle moderne tecnologie che garantiscano qualità, abbassamento dei costi e innalzamento della produzione, come la meccanizzazione agricola e l’idroponica, una visione della caccia come complemento alla gestione degli equilibri produttivi e ambientali. Cosa che del resto hanno capito in altre parti del mondo. Non possiamo rimanere indietro».
Fonte: Ufficio Stampa