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Crisi, 'Il pane e le rose': "Dopo due mesi e mezzo aiutate più di 50 famiglie"

Due mesi e mezzo di attività, oltre quattrocento pacchi recapitati a più di cinquanta famiglie messe in difficoltà dagli effetti dell'emergenza sanitaria, più di quaranta attiviste e attivisti coinvolti e sedici Case del Popolo mobilitate in otto differenti comuni del territorio. Il progetto “Il Pane e le Rose”, ideato e portato avanti dal comitato Arci Empolese Valdelsa e dall'associazione Settembre Rosso in collaborazione con Re.So, arriva al primo giro di boa con un bilancio importante e con un programma già definito per la ripartenza a settembre.

Ma i dati sull'attività sono solo una piccolissima parte di un progetto che è molto di più e che si è finanziato grazie ad iniziative sociali promosse all'interno dei circoli Arci.

“Il Pane e le Rose” è stato attivato a metà maggio con il preciso intento di portare solidarietà alimentare alle persone colpite da una crisi che è prima di tutto economica e sociale. Prodotti freschi, beni per l'igiene personale, per la cura dei neonati e delle donne, oltre ad alimenti di vario genere.

Quello che ha mosso il progetto fin dall'inizio è stato affermare che in un'emergenza che ha messo a nudo tutte le contraddizioni di un sistema iniquo e ingiusto non è sufficiente la carità, che la dignità delle persone colpite – una volta ancora – incolpevolmente dalla crisi vale più della definizione di “prima necessità”, che niente passerà se chi sconta gli effetti delle politiche economiche portate avanti finora non si unirà per chiedere maggiori diritti e la redistribuzione della ricchezza esistente.

Dignità, partecipazione, protagonismo.

Le prime dieci settimane del progetto sono state prima di tutto questo, grazie ai militanti di Settembre Rosso e delle varie realtà sociali del territorio e grazie al tessuto delle Case del Popolo e dei soci Arci.

Infatti nonostante le gradi difficoltà che anche il terzo settore si è trovato ad affrontare durante e dopo la chiusura dovuta al covid, si è scelto di mobilitarsi in nome dei valori di mutualismo e solidarietà, attraverso i propri circoli Arci e i propri volontari, oltre che di investire in questo progetto anche attraverso il lavoro del personale Arci che l'associazione ha deciso di impegnare in questo ruolo.

Un lavoro che ha permesso anche di mappare i bisogni delle nostre comunità in conseguenza dell'esplosione dell'emergenza Covid-19 e delle risposte inevitabilmente insufficienti messe in campo, tra domande di buoni spesa non esaurite per mancanza di fondi e l'assenza di un sistema di welfare solido e strutturato, caricato troppo spesso sulle spalle di associazioni di volontariato, enti benefici e realtà del terzo settore.

Consci che non è di queste ultime la responsabilità di farsi carico di questi bisogni, ma convinti nel continuare a fare la nostra parte nell'esprimere solidarietà, vicinanza e sostegno concreto a chi in questi mesi sta scontando gli effetti dell'ennesima crisi economica e sociale del nostro Paese, stiamo già programmando la ripartenza dopo un breve stop. Dal 31 agosto sarà possibile tornare a fare richiesta dei pacchi attraverso il numero telefonico o inserendo la richiesta nelle apposite cassettine presso uno dei Circoli arci che raccolgono i moduli con bisogni e necessità. Oltre ai generi alimentari e quelli dedicati all'igiene personale, allargheremo la scelta anche al materiale scolastico. Dalla seconda settimana, cioè dal 7 settembre invece ricominceremo con la distribuzione dei prodotti.

Per conoscere informazioni sul progetto e la lista dei Circoli dove è possibile recapitare la domanda o dove invece è possibile lasciare prodotti utili ad altre famiglie, consultare la pagina facebook “Il pane e le rose”.

Fonte: Ufficio Stampa

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