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Ipotesi di bilancio, Coluccini: "Nessuna bocciatura"

Alberto Coluccini

Nessuna bocciatura da parte del Ministero all’ipotesi di bilancio riequilibrato presentata dalla giunta Coluccini. Da parte dell’opposizione solo l’ennesima, vergognosa mistificazione della realtà.

«In realtà, nella richiesta di approfondimenti da parte del Ministero, che di per sé è una cosa assolutamente normale – spiega il sindaco Alberto Coluccini –, l’unica, vera cosa grave è che su sei pagine, le prime tre riguardano domande di chiarimenti su fatti e atti, spesso mancanti e non rintracciati all’interno dell’ente, di quando amministrava male la sinistra».

«Nello specifico, le principali contestazioni sono sul bilancio 2018 – continua il primo cittadino –: viene chiesta spiegazione del perché il fondo rischio crediti (Fcde) fosse a zero; un fondo che, come già ben specificato nell’ipotesi di bilancio inviata al ministero, invece c’è. Tenuto conto che è un fondo obbligatorio per tutti i Comuni, derivante da una formula matematica e che serve a proteggere i Comuni dal dissesto, la richiesta è legittima, ma gli unici a poter rispondere sono gli esponenti della sinistra. Così come dovrebbero rispondere loro alla richiesta di avere i dettagli per oltre 9,3 milioni di euro iscritti in bilancio 2018 ’senza alcuna individuazione della natura e dei singoli importi’. Altro rilievo sostanziale è riferito al riaccertamento straordinario dei famosi residui attivi fatto nel 2014,  del deficit che causò e della gestione negli anni successivi:  anche in questo caso, il Ministero chiede di inviare le vecchie delibere di giunta e consiglio».

«Alla domanda principale sull’ipotesi di bilancio presentata, relativa  alla grossa differenza di spesa tra l’amministrazione Coluccini, che è di meno di 17milioni, contro gli oltre 26milioni di euro di chi c’era prima, la risposta che daremo è facile e ovvia: per 5/6 milioni la sinistra voleva svendere le azioni di Toscana energia che invece ci danno una rendita annua media di circa 500mila euro assolutamente essenziale per poter tornare a garantirci un futuro, mentre i restanti 2/3milioni di euro sono quelli che spendevano senza senza averli, con il risultato che tutti sappiamo di aver portato al dissesto il comune di Massarosa e mangiato il futuro dei massarosesi, che oggi con serietà dobbiamo reinventarci».

Fonte: Ufficio Stampa

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