Via alla prima 'scansione' tridimensionale di Palazzo Pitti
Via alla prima “scansione” tridimensionale di Palazzo Pitti: foto-grafi e topografi con droni, GPS e laser scanner di ultima generazione sono già al lavoro per elaborare un modello digitale dell’ex Reggia Granducale, completo al 100% e accurato come mai prima d’ora.
A causa delle caratteristiche della sua composita struttura, infatti, fino ad oggi non era mai stato realizzato un rilievo organico del Pa-lazzo. Ora, grazie ad una convenzione tra le Gallerie degli Uffizi e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze, sono state avviate le attività di rilievo architettonico tridi-mensionale dell’edificio, attività che impiegheranno per due anni il team di ricercatori dell’Università di Firenze in collaborazione con i tecnici delle Gallerie degli Uffizi, coordinati dalla professo-
ressa Grazia Tucci per l’Università di Firenze e l’architetto Elena Pozzi, curatore del patrimonio architettonico di Palazzo Pitti, per le Gallerie.
“E’ in corso in queste settimane la campagna di acquisizione, cioè di raccolta analitica di tutti i dati metrici 3D del Palazzo ricorrendo a tec-niche geomatiche integrate, quali la topografia, la scansione laser e la fotogrammetria terrestre e da drone”, spiega la professoressa Grazia Tucci, direttore del Laboratorio di Geomatica e docente di Geo-matica per la Conservazione e Topografia e Sistemi Informativi dell’Università di Firenze, “necessaria per riprendere porzioni del complesso altrimenti non raggiungibili, come accade nel caso delle im-ponenti facciate della Reggia, rese più complesse dal forte aggetto del-le bugne e delle coperture. Realizzare un rilievo 3D di uno spazio così articolato, oggi, mette senz’altro in gioco tecnologie all’avanguardia, ma garantire elevati livelli di accuratezza e di completezza è una sfida che necessita di una adeguata esperienza per produrre un modello che sia al contempo dettagliato dal punto di vista architettonico e utile e maneggevole per la manutenzione preventiva: in sintesi, l’obiettivo è quello di costruire un gemello digitale di un’architettura complessa”.
Per consentire che tutti i dati così ottenuti (attraverso i diversi sistemi di scansione e fotogrammetria) siano espressi in un unico sistema di riferimento, per costituire cioè un insieme spazialmente coerente di da-ti, vengono utilizzati appositi bersagli costituiti da cartelli con campitu-
re bianche e nere, che individuano punti di riferimento fissi nello spazio reale, che vengono poi riportati in quello virtuale. Per questo può ca-pitare di vedere parti del Palazzo ‘tappezzate’ di segnalini.
Una volta allineati tra loro i dati acquisiti con le diverse tecnologie, sarà possibile avviare la fase di restituzione grafica del complesso. Osserva il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Grazie alla scansione totale e millimetrica dell’edificio e all’elaborazione informati-ca dei dati presto sarà a disposizione uno strumento fondamentale per la conoscenza, lo studio, la conservazione e la valorizzazione del patri-monio architettonico di Palazzo Pitti; nel prossimo futuro inoltre questo lavoro permetterà di sperimentare l’utilizzo del metodo BIM per la ge-stione integrata della manutenzione e della programmazione degli in-terventi del complesso: una prospettiva che colloca l’attività di rilievo – quella in corso – nell’ambito di un’importante processo di modernizza-zione nella gestione e manutenzione del nostro patrimonio architettoni-co”.
Fonte: Ufficio stampa Gallerie degli Uffizi