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[ Firenze ] Turismo fiorentino, FdI: "Situazione drammatica. Serve fondo per gli imprenditori"

La situazione del turismo fiorentino e di tutto il comparto economico che vi ruota attorno è drammatica. Nella stagione estiva 2020 l'Italia ha perso il 70% del turismo straniero. Il turismo balneare e montano forse si sono salvati mentre quello delle città d'arte è in picchiata perché si basa sui turisti stranieri. Ebbene il governo Pd-Movimento 5 Stelle ha permesso alle strutture ricettive di riaprire ma a che prezzo? Oggi a Firenze solo il 40% degli alberghi, B&B e affittacamere hanno potuto riaprire. La Toscana non ha un piano organico per la sua promozione turistica, è come se in Qatar non avessero un piano organico per l'estrazione del petrolio”, hanno affermato Francesco Torselli e Chiara Pelagotti, candidati di Fratelli d'Italia nel collegio Firenze 1 per le prossime elezioni regionali.

“La Regione pensa a grandi opere che non è mai riuscita a realizzare, come per esempio l'ampliamento dell'aeroporto di Firenze - ha spiegato Francesco Torselli -, ma un turista che arriva in città non può visitare la casa natale di Leonardo da Vinci, perché non ci sono mezzi di trasporto che la collegano al capoluogo. I flussi turistici nel prossimo futuro saranno gestiti in modo da limitare gli eccessivi assembramenti nei centri storici delle città d'arte e per questo deve essere incentivato un turismo che sappia apprezzare in tutti i sensi le meraviglie toscane, ovunque siano dislocate”.

Occorre poi valorizzare ciò che noi abbiamo come per esempio Toscana Promozione, un incredibile carrozzone pubblico che non viene sfruttato a dovere. Pensate – conclude Torselli – nelle fiere internazionali dell'agro-alimentare la Toscana non ha più un suo stand bensì i vari produttori sono costretti ad acquistare spazi espositivi singoli. Il sistema delle società partecipate dimostra, anche in questo caso, di non essere più efficace. Per questo proponiamo un nuovo metodo per individuare i vertici di queste aziende: non più una selezione basata sulla appartenenza politica, ma una scelta attraverso selezioni pubbliche basate sul merito".

“Come operatori del settore - spiega Pelagotti – abbiamo assistito a ingenti sprechi. L'ultimo in ordine di tempo consiste nella spesa di circa 350mila euro nella inutile App FeelFlorence che è partita subito dopo la fine del lockdown. Non sono disposta a vedere gente della mia età e che fa il mio stesso lavoro mollare come ha fatto il ristoratore di piazza Santa Croce. Aiutare il settore del turismo significa istituire un fondo perduto per gli imprenditori vero”, ha affermato Chiara Pelagotti.

Fonte: Ufficio Stampa

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