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Stadio, indagini concluse. De Pasquale: "Ho garantito ordine e sicurezza pubblica"

Il sindaco uscente Francesco De Pasquale

Nelle scorse settimane il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale è stato raggiunto da un avviso di chiusura delle indagini preliminari in merito alla vicenda stadio. Le contravvenzioni ipotizzate a suo carico sono quelle previste dall’articolo 681 del codice penale e dall’articolo 20 comma 1 del d.lgs 139/06, in riferimento alle due ordinanze di apertura dell’impianto firmate dal primo cittadino il 3 e il 23 novembre 2018 in occasione delle partite con l’Albissola e il Pisa. Il sindaco ha chiesto di essere ascoltato per chiarire la sua posizione in merito all’eventuale rinvio a giudizio, essendo pienamente convinto di non aver commesso alcun reato e di aver agito nell’interesse della comunità.
“Ho firmato quelle due ordinanze nel tentativo di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. Come tutti ricorderanno in quei giorni la città era attraversata da grandi tensioni innescate dalle proteste della tifoseria sulla chiusura dell’impianto: alcuni esponenti del comando dei Vigili del Fuoco erano stati minacciati proprio per il ruolo ricoperto nella vicenda stadio e il clima in città era rovente” ricorda De Pasquale sottolineando che “Palazzo Civico era stato meta di cortei e sit-in da parte degli ultrà, con tanto di lancio di fumogeni nei portici dell’edificio. A scaldare gli animi non era “solo” la passione sportiva e la voglia di assistere alle partite – prosegue il sindaco - ma anche la consapevolezza che la società aveva già disputato il numero massimo di partite a porte chiuse concesse dal regolamento e che in quel momento non c’erano campi alternativi disponibili: in sostanza la Carrarese Calcio rischiava l’esclusione dal campionato”.
La decisione di firmare le due ordinanze di apertura è maturata in un clima di grandi tensioni ma soprattutto nella consapevolezza che l’impianto era già stato sottoposto ad alcune opere: “A seguito delle disposizioni della commissione di pubblico spettacolo, il Comune si era tempestivamente adoperato per adeguarsi alle prescrizioni per conseguire, con la massima celerità possibile, il ripristino dell’agibilità dello stadio. Voglio inoltre ricordare – aggiunge De Pasquale - che alla vigilia dell’incontro con l’Albissola i tifosi avevano annunciato una vivace e potenzialmente pericolosa protesta davanti allo Stadio mentre per la gara con il Pisa, un match di cartello, era prevista una massiccia presenza della tifoseria avversaria, difficilmente contenibile”.
In sostanza le due ordinanze sono state diramate con il solo intento di evitare disordini, in attesa del completamento dell’adeguamento dell’impianto che all’epoca dei due provvedimenti era già effettivamente in corso per adempiere alle prescrizioni imposte dalle autorit

Fonte: Ufficio Stampa

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