Polemica Dolce&Gabbana in Piazza Signoria, Spg: "Caro Assessore, abbiamo capito benissimo"
Sulla polemica di un possibile evento targato D&G in piazza della Signoria a Firenze, intervengono Dmitrij Palagi, Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune.
"Abbiamo capito benissimo e prima di commentare vogliamo segnalare a chiunque sia interessato quella che è la delibera di Giunta e il suo allegato, che inviamo insieme a queste parole.
Più chiari di così, Sindaco, assessore e assessori, non potevano essere.
Gli eventi di Dolce&Gabbana si terranno. Non più la cena in piazza della Signoria e, forse, si costringeranno anche i cocktail party a rinchiudersi tra le "modeste" mura di Palazzo Vecchio o di Palazzo Gondi…
Il tema politico centrale è che chi governa la Città ha deciso che un evento privato, di alta moda, è di interesse pubblico. Non solo. Questo appuntamento costituisce il primo fondamentale tassello della strategia Rinasci Firenze, presentata dal Sindaco qualche mese fa, contestualmente alla cosiddetta ‘fase 2’ della pandemica Covid-19…
I fini commerciali e pubblicitari di Dolce&Gabbana non esisterebbero o sarebbero da valutare come secondari, rispetto al grande ritorno di immagine che avrebbe la nostra Città.
Questo è quanto stabilisce la maggioranza di centrosinistra a Firenze.
ZTL spalancata, costo per l’occupazione di suolo pubblico ridotta al 50%, messa a disposizione gratuita dei beni del Comune (a partire dalle transenne e dalle piante, per arrivare agli spazi degli edifici storici).
La Giunta fa suo l’appuntamento di Dolce&Gabbana. Che è diventata una realtà filantropica e di volontariato evidentemente. Il tutto per un territorio che ha bisogno di promozione, secondo la Giunta. Perché nessuno ricorda più Firenze. In pochi mesi il turismo internazionale ha rimosso l'esistenza del capoluogo toscano. Come fare dunque a ripristinare i livelli di overtourism che c'erano fino a fine 2019? Quanto poi torneremo a quel punto, se mai sarà possibile, ecco che la Giunta magari ricomincerà a organizzare convegni sul “turismo sostenibile” (in termini di diritti di chi lavora nel settore, di chi vive la città, di chi resiste nel centro storico e del rispetto per il consumo del territorio urbano).
È tutto scritto nero su bianco.
Questo è il futuro che immaginano Sindaco e Giunta. Una vetrina del lusso, per turismo di lusso, senza altre speranze e opportunità per Firenze.
Abbiamo capito benissimo, caro Assessore, per questo garantiamo una ferma e costante presenza di una sinistra che non si arrende a questa visione di sviluppo e immagina un futuro migliore per la nostra Città."
Fonte: Ufficio Stampa