Piazza Tasso, si scaglia contro un anziano e poi colpisce un uomo: arrestato
Un’aggressione apparentemente immotivata quella che ieri sera, 17 agosto a Firenze, ha portato la Polizia di Stato all’arresto di un 20enne tunisino, in Italia irregolare e senza fissa dimora.
Il giovane è finito in manette accusato di aver cagionato, per futili motivi, lesioni gravi ad un 45enne romeno che, secondo quanto ricostruito, era intervenuto in difesa di un uomo di 80 anni.
Sarebbe proprio quest’ultimo a essere stato inizialmente aggredito dall’arrestato poco dopo le 19.30 in piazza Tasso.
Il giovane, secondo quanto raccontato alla Polizia dai testimoni, si sarebbe improvvisamente alzato da una panchina e scagliato con rabbia contro l’anziano.
Due amici della vittima sono subito intervenuti: il primo ha spinto il cittadino tunisino per impedirgli di colpire l’80enne, ma l’aggressore ha reagito, tanto da rendere necessario l’intervento di una seconda persona, il 45enne romeno.
Di tutta risposta il cittadino magrebino lo ha colpito con un violento pugno al volto che gli ha rotto le ossa del naso, fatto perdere l’equilibrio e cadere riportando anche la frattura disallineata della tibia e pluriframmentata del perone.
L’uomo è stato trasportato dal 118 all’ospedale di San Giovanni di Dio in attesa di operazione chirurgica.
L’aggressore, invece, che inizialmente aveva continuato a colpire il 45enne a terra, quando ha visto che altre persone stavano intervenendo in difesa del ferito, è scappato in direzione di via Giano della Bella dove si è rifugiato in un palazzo.
Le volanti della Questura di Firenze lo hanno subito rintracciato e fermato mentre stava tentando di allontanarsi raggiungendo il tetto dell’edificio. Al momento non è nota la motivazione del violento gesto, ovvero dell’aggressione.
Quando è stato fermato il cittadino tunisino era in compagnia di un suo connazionale di 15 anni che ha provato a colpire i poliziotti con calci e pugni. Il 15enne è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e affidato ad un centro per minori.
Fonte: Questura di Firenze