Pd San Gimignano: "Bene la Giunta comunale nonostante il bilancio dimezzato"
Il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza la proposta di assestamento e verifica degli equilibri di bilancio avanzata dalla Giunta Comunale, che tiene in piedi il bilancio comunale nonostante la certificazione del meno 45% delle entrate correnti rispetto al preventivato (cioè meno 6,5 mln di euro su i quasi 13 previsti) e al netto dei trasferimenti statali, peraltro ad oggi validi solo per il corrente anno.
Dati e numeri impressionanti che fotografano la difficile situazione in cui si trova l'Ente e la Città a causa del coronavirus, e che rendono l’equilibrio di bilancio approvato dal Consiglio un primo importante passo verso la ripresa, se si pensa che solo poche settimane fa il bilancio era in disequilibrio tecnico.
Un risultato che la maggioranza ha ottenuto grazie a due principali azioni, di cui una molto pesante per quanto necessaria. Si tratta infatti del taglio della spesa corrente per quasi 2 milioni di euro (personale, beni e servizi, contributi e liberalità, altre voci), a cui si aggiunge l’utilizzo di tutto l’avanzo di amministrazione 2019 di parte libera, applicato in larghissima parte al bilancio 2020 e per una piccola parte anche come riserva prudenziale al 2021 che non si preannuncia meno duro.
Il tutto con una scelta politica di fondo che il Pd condivide: quella di salvaguardare le voci di spesa inerenti i capitoli per la scuola, aumentati di ulteriori 100mila euro perché la scuola è una priorità assoluta e l’attività ripartirà regolarmente a settembre, ferma restando l’incertezza normativa, grazie al lavoro della Giunta e della direzione didattica. Così come prioritario era e resta il sociale, con quasi 300mila euro tra sgravi fiscali per i servizi alla persona e trasferimenti alla FTSA per la gestione dei servizi sociali. Misure che si sommano a quelle già prese nei mesi scorsi per le imprese con l’obiettivo politico, anch’esso sostenuto dal Pd sangimignanese, della necessità di tenere insieme ripresa economica e tenuta sociale.
Per questi motivi, nel momento forse più difficile per il Comune di San Gimignano dal dopo guerra ad oggi, il Pd esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal Sindaco Andrea Marrucci e dalla Giunta comunale non solo per l’equilibrio e la competenza con cui è stata gestita la fase più acuta dell’emergenza, ma anche per la serietà e la responsabilità dimostrata nella ricostruzione del nuovo bilancio comunale, che tuttavia costringe la Giunta a ridurre drasticamente le proprie possibilità di scelta e che costringe l’Ente, come sollecitato anche dal revisore dei conti, a concentrarsi sul controllo della spesa limitandola il più possibile alle funzioni strettamente fondamentali che la Costituzione assegna ai Comuni.
Allo stesso tempo il Pd condivide lo sforzo annunciato dalla Giunta di proporre in autunno una nuova agenda, tenendo buone le linee di fondo del programma di governo ma ritarandole e aggiornandole al coronavirus, come la volontà di non voler rinunciare a pensare, ad immaginare e a progettare il futuro, rafforzando l’Ente laddove ce ne sarà bisogno, perché convinti che da questa situazione non se ne uscirà con meno Comune ma con più Comune per essere al fianco di cittadini e imprese.
Una certa delusione, invece, non può essere sottaciuta per la minoranza in Consiglio Comunale che dimostra di non essere all’altezza della situazione, senza una visione complessiva dei problemi e in preda a continue “cantonate”, prese anche su questioni elementari che chi siede tra i banchi del Consiglio dovrebbe conoscere. Ci riferiamo alle sterili polemiche su un presunto trattamento di favore verso il concessionario del campeggio, quando la verità è che tutte le concessioni in essere del Comune sono in corso di valutazione e per tutte, a causa dello stop determinato dal covid, si preannunciano minori entrate che prudenzialmente sono iscritte in bilancio al posto del preventivato. Oppure basti pensare al clamoroso errore sul personale dove, a fronte di risparmi sulla spesa per lavoro dipendente portati dalla Giunta per 217mila euro, la lista ‘Cambiamo San Gimignano’ ha scambiato un normale concorso per istruttore tecnico direttivo categoria D1 per un concorso per dirigente, pensando che la parola ‘direttivo’ voglia dire ruolo dirigenziale. San Gimignano merita molto più impegno e molto di più degli slogan alla Salvini.
PD San Gimignano