Assistenza da remoto agli anziani, Giani: "Stanziati 30 milioni"
Si chiama “A casa in buona compagnia” ed è un un progetto sperimentale di assistenza degli anziani nelle propria abitazione o in autonome unità residenziali di cohousing, da remoto, in modo da permetterne la permanenza nei propri ambienti di vita e quindi salvaguardarne l'autonomia e la qualità di vita e di relazione. "Nel prossimo triennio ci investiremo almeno 30 milioni, spiega Eugenio Giani esprimendo piena soddisfazione per il progetto pensato dalle organizzazioni sindacali dei pensionati toscani (Spi CGIL, Fnp CISL, Uilp UIL) per il benessere degli anziani. “Grazie a questa iniziativa - prosegue Giani, presidente del Consiglio regionale candidato della coalizione di centro sinistra alle prossime elezioni regionali- potranno essere ‘tele assistiti’ 50mila toscani fragili. Attualmente il progetto riguarda soprattutto le cardiopatie – spiega Giani-, ma conto di estendere questo modello anche per le persone colpite da altre patologie come il diabete e l'insufficienza respiratoria. Gli obiettivi e i contenuti di questo progetto in cui credo fermamente sono uno snodo chiave delle politiche della Toscana del futuro. Offrire alle persone che soffrono di particolari cronicità quel supporto e quelle cure anche attraverso le più avanzate soluzioni tecnologiche sanitarie digitali rappresenta una scelta lungimirante e positiva che qualifica la nostra offerta sanitaria. Ribadisco- aggiunge Giani- come il diritto universale alla connessione internet sia un obiettivo cruciale per il quale intendo spendere il mio impegno e per realizzarlo occorre abbattere le barriere che separano ancora troppe persone da questo diritto. La strada che il progetto ‘A casa in buona compagnia indica’ è quella giusta, guarda al benessere degli anziani e lo realizza con investimenti in cui le competenze dei giovani, i loro studi, la ricerca scientifica e tecnologica si proiettano sull'esercizio quotidiano di cure, presenze, di opportunità che rendono la nostra regione più sicura e più ricca”. Giani ha poi spiegato che in Toscana le persone anziane sono quasi un terzo della popolazione. “Un primato- conclude Giani- che ci carica di responsabilità e il mio obiettivo sarà prendermi cura dei nostri anziani, cercando di tenere alta la qualità di quel tratto di vita, senza lasciarli soli”. Attraverso l'implementazione dell'uso delle nuove tecnologie da parte del sistema sanitario regionale, tutti i cinquantamila (48mila per l’esattezza) ultra 75enni affetti da cardiopatie verranno, nelle aree interne come nei grandi centri, seguiti in teleassistenza da specialisti, medici e infermieri senza la necessità di doversi spostare dalla propria abitazione.
Come funzionerà
Grazie alla tecnologia, il medico o l’equipe infermieristica saranno sempre a fianco dei pazienti, i quali saranno dotati di un kit di semplici dispositivi medici utilizzabili autonomamente.
Grazie a una applicazione inserita in un tablet fornito, il paziente, debitamente istruito per l’utilizzo, potrà registrare in autonomia i propri parametri vitali e aggiornare allo stesso tempo il proprio fascicolo sanitario.
L’equipe infermieristica, attraverso una propria applicazione dedicata alle cure a domicilio, potrà registrare in tempo reale tutti gli accessi e le attività svolte presso l'abitazione del paziente.
Infine, i medici incaricati del sistema sanitario e ospedaliero della regione Toscana potranno consultare da remoto sia i referti sia i piani terapeutici, e potranno monitorare da remoto lo stato di salute del paziente.
In Toscana, ogni mille abitanti con età superiore ai 16 anni (dati Ars, Azienda regionale sanitaria), ce ne sono 445 circa affetti da una patologia cronica – si va dall’ipertensione, al diabete alla cardiopatia ischemica).
Fonte: Ufficio stampa