Sterilizzazione dei gatti, associazione A code unite: "Non interessa al Comune di Pisa"

"Volontari lasciati soli a se stessi", questa la denuncia dell'Associazione pisana A code Unite, in merito al problema della sterilizzazione delle colonie feline.

Nel territorio pisano il randagismo felino è ancora una piaga devastante. Ogni giorno riceviamo segnalazioni di gattini chiusi in una busta, gattini sul ciglio di una strada, colonie mai censite che straripano di cuccioli e gatte incinte, accumulatori di animali, gente che minaccia di avvelenarli se non gli togli "il fastidio" dalla vista e ti dice che l'ha anche già fatto in passato... E’ una situazione di fronte alla quale, da soli, non siamo più in grado di farcela anche perché, alle già non poche difficoltà di gestione di questi casi, si somma il problema economico delle sterilizzazioni: la ASL da ottobre non garantisce più la prestazione motivandolo col fatto che l'anestetico utilizzato (lo Zoletil) è stato ritirato dal commercio e dall'Ufficio Ambiente del Comune, a cui più volte ci siamo rivolti, non è mai arrivata risposta. Prima, per quanto non fossero comunque sufficienti e in molti casi dovessimo comunque pagarle di tasca nostra, ne venivano garantite almeno due a settimana presso il canile consortile. L'assessore, in questi giorni, dice di aver fatto il suo dovere con la costituzione della figura del Garante dei Diritti degli Animali e tanto a suo dire basterebbe per far diventare Pisa "città amica degli animali". Ma anche da lui, sull'argomento sterilizzazioni ASL, nemmeno una parola. Non è giusto che i cittadini debbano continuare a pagare per un servizio che non ricevono.

Fonte: Associazione A Code Unite

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