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Regionali, la Cia ai candidati: "Una regione dalla parte delle imprese e che valorizzi il territorio"

Semplicemente Toscana. Dove ci sia spazio per l’impresa, tutela per il territorio, dove l’agricoltura sia in primo piano, quindi l’ambiente, la qualità e la competitività delle produzioni regionali siano una priorità, dove non manchino le pari opportunità. E’ questa “La Toscana che vogliamo” sottolinea la Cia Toscana nel proprio documento in vista delle Elezioni regionali di settembre e che verrà presentato negli incontri istituzionali con i candidati nelle prossime settimane. Un documento articolato che va ad interessare alcuni punti cardine: dalla sfida post Covid, ai temi di interesse europeo; un futuro da progettare per la Toscana; ad una regione inclusiva e solidale

«Vogliamo una Toscana che sia dalla parte delle imprese, che hanno subito e stanno ancora subendo gli effetti devastanti della crisi – sottolinea Luca Brunelli, presidente Cia Toscana -, con una caduta verticale dei propri redditi. Una regione che valorizzi il territorio scommettendo sullo sviluppo delle aree rurali e dell’agricoltura; ma anche che investa sull’innovazione, sulle infrastrutture e sui servizi- Inoltre una Toscana sempre più coesa, efficiente, competitiva e che promuova la partecipazione e la cittadinanza attiva».

Ecco perché – ribadisce la Cia – “Semplicemente Toscana”. Perché la Toscana dispone di un grande patrimonio territoriale, sociale, culturale e produttivo, a partire dal quale può costruire il proprio futuro. Per fare questo occorrono uno sforzo di rilancio e sostegno alla competitività del sistema imprenditoriale, una nuova stagione di investimenti pubblici e privati, che aiutino la Toscana ad affrontare la sfida della globalizzazione.

La Toscana, inoltre, aggiunge la Cia deve affrontare con determinazione alcuni nodi decisivi per lo sviluppo delle aree rurali e dell’agricoltura per vincere le nuove sfide della competitività.

Infine dovrà intraprendere scelte chiare finalizzate a sostenere il tessuto economico e sociale regionale, eliminando lentezze, ostacoli e barriere, garantendo univocità di interpretazione e dei tempi di istruttoria da parte della Pubblica Amministrazione; promuovendo a tutti i livelli una concreta e tangibile semplificazione dei percorsi decisionali e di attuazione delle normative e delle politiche regionali.

 

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