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Colorobbia, ritirati 59 licenziamenti. Attivata cassa integrazione

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Quasi sette mesi e una pandemia dopo, si torna a parlare degli esuberi di Colorobbia. A gennaio ne vennero annunciati cinquantanove: trenta a Vinci, tredici a Montelupo Fiorentino e sedici a Fiorano Modenese, in Emilia Romagna. Adesso non si parla più di licenziamenti ma di cassa integrazione. L’azienda è attiva nel settore di pitture e smalti per la ceramica e può contare su tre sedi. Oggi, mercoledì 29 luglio, in sede Cgil a Empoli si è fatto il punto della situazione e ci sono novità importantissime.

Lunedì 27 luglio si è tenuto un incontro nella sede della Colorobbia (trasmesso via web anche col Ministero e le RSU modenesi). È stato sottoscritto un verbale di accordo che fa sì che l'azienda abbia ritirato la procedura dei licenziamenti. Sarà arrivata una cassa integrazione straordinaria per crisi di durata dodici mesi, dal 1 settembre 2020 al 31 agosto 2021.

Sergio Luschi della Cgil Empoli ha affermato: "Il lavoro di questi mesi ha prodotto un risultato importante e dignitoso, assolutamente non scontato. Stiamo comunque parlando di una situazione di crisi ma, viste le premesse, questa decisione ci permette di evitare che salga il contatore delle persone che perdono il posto di lavoro, specialmente in questi mesi. Da ora in avanti saranno necessari incontri per monitorare l'evoluzione della cassa e anche tipologia e entità degli investimenti".

Nell'accordo si parla di anticipo della cassa alle normali scadenze mensili. C'è la rotazione che sarà fatta su 308 lavoratori su 318, esclusi coloro con funzioni direttive (in Toscana 151 a Sovigliana e 59 a Montelupo). Un altro punto di rilievo è la possibilità di attivare percorsi formativi, un "elemento molto qualificante" come ha detto Luschi. Inoltre sull'accordo è scritto che "l'azienda ritiene le sedi italiane del gruppo centrali e strategiche".

La centralità delle sedi italiane e il monitoraggio sugli investimenti rendono soddisfatta la Cgil, grazie anche al lavoro delle Rsu: "Non è stato facile relazionarsi con Colorobbia perché si è messo di mezzo il lockdown. Fa piacere aver avuto la vicinanza delle istituzioni, a partire da Masetti e Torchia. Il risultato ci permette di dire che 59 lavoratori sono dentro, ma il vero lavoro inizia adesso".

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Gianmarco Lotti

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