gonews.it

Ospedale Serristori a rischio declassamento, Quartini (M5S): "Offesa per i cittadini

Andrea Quartini (foto gonews.it)

Un dato è particolarmente evidente, quanto inquietante: il Serristori passa da 61 posti di degenza ordinaria e di urgenza a 15 posti letto. Il rischio di declassamento della struttura è dietro l’angolo.

"Ieri ho incontrato i comitati e le associazioni dei cittadini che stanno difendendo da oltre 20 anni il loro storico e prezioso presidio sanitario: l’ospedale “Serristori” di Figline Valdarno. La loro preoccupazione è del tutto legittima, specialmente alla luce degli ulteriori tagli dei servizi.

Dopo il taglio dei 23 posti letto di Medicina A e i 2 posti letto di Sub-Intensiva portato avanti da Rossi/Saccardi/Morello, vi è un rischio reale del declassamento del presidio. Si tratterebbe di una scelta del tutto inaccettabile. Questa ipotesi sarebbe pure in netto contrasto con le politiche sanitarie dell’attuale Governo, che prevede il potenziamento di tutte le reti ospedaliere e territoriali capaci di rispondere ad eventi emergenziali, alla luce della stessa epidemia COVID-19. Piano che prevede per la Toscana integrazioni degli stessi letti di terapia intensiva e sub intensiva pari ad oltre 190 degenze da realizzare capillarmente.

Vogliamo ricordare che ad oggi resta colpevolmente disatteso il patto territoriale sottoscritto da Comuni, ASL e Regione nel dicembre 2014 che definiva la vocazione del Serristori quale ospedale per acuti in H24, attrezzato di adeguati reparti di degenza nell’area medica e chirurgica nonché di una sub intensiva e di servizi di laboratorio analisi e di radiologia, attività e prestazioni specialistiche ambulatoriali con dotazioni di personale medico e di comparto assegnato e dedicato.
È inquietante e imbarazzante che invece di investire in questo presidio pubblico si continui ad attivare convenzioni con il privato. Evidentemente i finanziamenti e il “mercato” nel Valdarno fiorentino ci sono. Perché non valorizzare il servizio sanitario pubblico come chiedono i cittadini da oltre 20 anni?

Constatiamo, inoltre, la debolezza degli stessi Sindaci nella determinazione a pretendere quanto necessario per la riqualificazione del Serristori. L’attuale situazione vede una riapertura tanto parziale ed insufficiente, quanto precaria del pronto soccorso H24 sia strutturalmente che in termini di dotazione organica del personale, a causa della scelta di non inviare il 118 dalle 20 alle 7 di mattina e della contemporanea chiusura della Medicina A che perde 23 posti letto di degenza, della chiusura della SUB Intensiva con l’abbattimento dei posti letto relativi, della riduzione da 18 a 15 dei posti letto della medicina B oltre che, per il mese di agosto sine die, per la contemporanea chiusura del reparto di chirurgia, delle sale operatorie e della ortopedia – traumatologia.

Non ci soffermiamo, poi, sul problema della cronica carenza di anestesisti, che limita fortemente tutta l’attività chirurgica, ortopedica e traumatologica, spostata all’OSMA e nemmeno sulla inaccettabile operazione fatta sulla radiologia e laboratorio analisi, con il personale attivabile solo in reperibilità.
Un dato è particolarmente evidente, quanto inquietante: il Serristori passa da 61 posti di degenza ordinaria e di urgenza a 15 posti letto. Il rischio di declassamento della struttura è dietro l’angolo.

A tutto ciò si aggiunge il concreto timore che la stessa attività ambulatoriale venga penalizzata a partire dall’oncologia, alla cardiologia, all’odontoiatria, all’endoscopia, la dermatologia ed altro. Il non rispetto dei patti territoriali è un’offesa inaccettabile alla popolazione e ai Sindaci. Su questo tema presenterò oggi stesso un'interrogazione alla giunta regionale perché è intollerabile raggirare i cittadini e ancor di più se si tratta della loro salute."

 

Andrea Quartini, Consigliere regionale MoVimento 5 Stelle

Exit mobile version