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Disabilità, Sarti (Toscana a Sinistra): "Il piano triennale di vita indipendente non basta"

Paolo Sarti

“La Regione Toscana modifichi il piano triennale dedicato ai progetti di Vita indipendente. Le risorse stanziate sono insufficienti ed è necessario garantire maggiore autonomia di scelta alle associazioni del settore, rafforzando le forme di progettazione abitativa sociale a residenzialità leggera e abbandonando i consueti percorsi di istituzionalizzazione”. Lo ha ribadito stamani il consigliere regionale di Toscana a Sinistra Paolo Sarti intervenendo, insieme alla collega Monica Pecori del Gruppo misto Toscana per Tutti, al presidio organizzato dalle associazioni per la Vita Indipendente davanti alla sede della Giunta regionale in piazza Duomo a Firenze. “Crediamo fermamente che l’emergenza Covid-19 ci imponga di ripensare il modello di assistenza alle persone non autosufficienti favorendo un’assistenza territoriale di prossimità e adottando soluzioni già realizzate in molti paesi d’Europa, come abitazioni dedicate alla vita indipendente, housing sociale e cohousing”. “Dobbiamo perseguire modelli in grado di garantire quanto più possibile l’autonomia delle persone. Privilegiandone la permanenza nel proprio domicilio e nel proprio contesto abituale si migliorerebbe la qualità della vita riducendo o ritardando l’intervento dei servizi dedicati”, ha spiegato Sarti, il quale ha presentato insieme al capogruppo Tommaso Fattori ha presentato una mozione consiliare - sottoscritta anche dalla consigliera Pecori - che chiede una revisione del piano triennale e impegna la giunta a implementare le risorse finanziarie per dare una risposta efficace, in termini quantitativi e qualitativi, alle persone che usufruiscono del progetto Vita Indipendente.

Gruppo Consiliare Toscana a Sinistra
Regione Toscana
Ufficio Stampa

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