Toscana Aeroporti risponde alle dichiarazioni di Ceccardi: "Renda pubblici i documenti di cui parla"
Il progetto dell'aeroporto di Firenze sta creando un botta e risposta, in queste ore, tra la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana Susanna Ceccardi e Roberto Naldi, Amministratore Delegato di Toscana Aeroporti S.p.A.
Ceccardi ha sostenuto oggi in una trasmissione radiofonica, di avere "dei documenti in via riservata" secondo i quali "anche la Commissione europea dice che il progetto di Peretola è tutto da rifare".
Roberto Naldi, Amministratore Delegato di Toscana Aeroporti, risponde a Ceccardi: "Renda pubblici - se esistono - i documenti di cui parla"
Roberto Naldi, Amministratore Delegato di Toscana Aeroporti, apprende con stupore le nuove dichiarazioni dell’eurodeputata e candidata del centrodestra alle prossime elezioni Regionali, Susanna Ceccardi.
Susanna Ceccardi afferma infatti di essere in possesso di documenti della Commissione Europea che sostengono “che il progetto della nuova pista di Peretola sia tutto da rifare”. Ricordiamo in primis alla candidata che Toscana Aeroporti è una società quotata in Borsa e che la divulgazione di informazioni e documenti non ufficiali o riservati costituisce una serie abbastanza corposa di reati.
Non abbiamo l’abitudine di commentare indiscrezioni per cui non perderemo ulteriore tempo oggi (nel capire perché la Commissione Europea debba occuparsi del progetto della pista dell’aeroporto di Firenze non avendone titolo), ma invitiamo l’eurodeputata a rendere pubblici – se esistono – i documenti di cui parla oppure di attenersi con scrupolo alle normative che regolano le comunicazioni delle società quotate in Borsa.
La candidata mostra ancora una volta una scarsa conoscenza delle procedure amministrative - cosa che certo non rassicura visto il ruolo che ambisce a ricoprire - che regolano gli interventi come quelli della pista. Non sono, occorre precisare, né i “soci” né i “tecnici della regione”, come sostiene la candidata, a valutare tecnicamente la fattibilità del progetto. Il masterplan è stato valutato da Enac, in via tecnica, dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali, per quanto riguarda l’impatto ambientale, e dal Ministero delle Infrastrutture per la conformità urbanistica.
Peggio ancora, non sono certo i “soci” a sostenere la sicurezza della pista attuale di Firenze. La sicurezza è certificata da organismi internazionali, come l’EASA (European Aviation Safety Agency) e l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile).
Infine, la Signora Ceccardi dichiara di volere tutelare la salute degli abitanti della Piana, ma anche in questo caso la invitiamo a leggere le carte del progetto dove anche l’Arpat sostiene come la pista attuale abbia un impatto acustico su 17 mila abitanti, di cui 1.100 sopra i 60 decibel, mentre la pista parallela avrebbe un impatto su 8 mila abitanti, di cui 70 sopra i 60 decibel.
Sarebbe proprio la nuova pista a garantire la vivibilità di Brozzi, Peretola e Quaracchi, senza avere alcun impatto su Prato, consentendo inoltre di eliminare anche il problema del monte Morello, addirittura senza abbatterlo (!), ma semplicemente ruotando la pista di 90° liberando una volta per tutti gli abitanti di Brozzi, Peretola e Quaracchi dal sorvolo degli aerei sopra le proprie teste.