I manifesti pubblici diventano 16 opere d'arte: a Montaione #lartesimanifesta tra la gente
Da oggi accanto al calendario di un evento o alla comunicazione del Comune, si potrà trovare un'opera d'arte. Montaione si è trasformato questa mattina in una grande mostra di 'arte diffusa' con 16 opere realizzate su tutto il territorio: non nel chiuso di un museo, ma sui normali pannelli di affissione pubblica.
L'arte esce dal chiuso di uno studio e cerca il contatto con le persone dopo un periodo, quello dell'emergenza Covid-19, dove il 'dialogo' con il pubblico si è ridotto ad un profondo silenzio. Una "performance estemporanea" con cui l'arte scende tra la gente e chiede al pubblico di essere di nuovo ascoltata. È questa la filosofia di “#lartesimanifesta”, l'iniziativa curata da Filippo Lotti e Tiziano Pucci per il Comune di Montaione.
Armati degli strumenti del mestiere questa mattina sedici artisti toscani, o artisti legati alla Toscana, hanno trovato altrettanti manifesti bianchi su tutto il territorio comunale, accompagnati dalla sola scritta #lartesimanifesta e al nome dell’autore, sui quali ognuno di loro ha dipinto quel che voleva. Ad ogni artista è stata 'assegnato' un manifesto negli spazi di affissione pubblica e ogni frazione, anche la più remota, ha adesso la sua opera d'arte.
Il progetto ha visto protagonisti 16 artisti toscani o artisti che da anni vivono nella nostra regione: Massimo Barlettani, Fabrizio Beconcini, Claudio Cionini, Marco Dolfi, Elio De Luca, Franco Mauro Franchi, Giuliano Giuggioli, Susan Leyland, Remo Lorenzetti, Riccardo Luchini, Mario Madiai, Gianfalco Masini, Francesco Nesi, Paolo Nuti, Marcello Scarselli, Paolo Staccioli.
"Sono rimasto davvero sorpreso - spiega il curatore Filippo Lotti - dalle opere realizzate. Conoscevo la bravura di questi artisti, ma mi hanno sorpreso. È facile dipingere nel proprio studio dove posso correggere e valutare, invece qui è stato fatto tutto dal vivo e il risultato è stato incredibile. L’idea è nata durante il lockdown, quando il confinamento aveva fatto chiudere musei e mostre d’arte, acuendo di fatto la distanza tra l’arte, gli artisti e spettatori. Spesso vediamo l'arte come qualcosa al di sopra di tutto, l'obiettivo era invece portare l'arte tra la gente. Se il lockdown ha impedito alla gente di usufruire dell'arte, l'arte è scesa tra la gente. Chi di noi non è mai stato preso dalla voglia di scrivere un pensiero o di fare un semplice disegno su un manifesto della propria città. Condividere il proprio lavoro con il passante distratto, il pensionato curioso, con il bambino estasiato di fronte ai colori, è di certo per il pittore un gesto di donazione, ma con un risultato finale che avrà sicuramente arricchito entrambi. L’idea è quella di creare stupore e meraviglia in un vortice di sensazioni emozionali di chi dà e di chi riceve, in uno scambio reciproco e fruttuoso. In quest’ottica ho deciso di dare vita a una specie di flash mob, una performance di pittura estemporanea dislocata tra le strade di Montaione".
"Questo progetto - continua Lotti - assume per me un significato particolare in virtù dell’amicizia col Sindaco e con l’architetto Tiziano Pucci che, ormai, posso definire mio “complice” d’arte, e dell'amore che ho per questa cittadina, divenuta ormai la mia seconda casa. Un ringraziamento sentito, quindi, al Comune di Montaione, per la disponibilità da sempre accordata, per l'amicizia che ci lega e alla grande dedizione e apertura da sempre mostrata per le iniziative artistiche e culturali. Non è cosa da poco, di questi tempi”.
"Si tratta - spiega il sindaco Pomponi - di un esperimento un po' giocoso, la sfida con cui Filippo Lotti vuole annunciare la ripartenza artistica dle nostro territorio; un modo per far raccontare attraverso l'arte la ripartenza dopo il lockdown. L’idea è quella di valorizzare queste opere e, un giorno, magari, realizzare una mostra. Noi crediamo che le iniziative artistiche siano un importante arricchimento di quello che possiamo offriamo ai tanti turisti che ospitiamo, ma anche qualcosa di cui possano godere i montaionesi, e per questo siamo molto sensibili a cogliere opportunità come quella odierna. Montaione da alcuni anni ha intrapreso un percorso, che ritengo particolarmente virtuoso, che prevede l’organizzazione annuale di una o più iniziative artistiche, anche di altissimo livello. Ritengo che il territorio montaionese che con le sue incantevoli immagini paesaggistiche e la campagna circostante fa della bellezza il suo principale elemento identitario, risulti un habitat naturale per accogliere artisti, a loro volta “produttori” di bellezza, per realizzare un connubio tra arte e natura”.
“Un ringraziamento particolare – aggiunge il Sindaco – ai curatori per la loro dedizione e per il loro amore verso la nostra comunità, agli artisti, tra i più importanti che la nostra Regione annovera, che hanno accettato di essere protagonisti di questa iniziativa, al Castellare di Tonda per l'ospitalità, e alla Tenuta di Castelfalfi, e al suo CEO Gerardo Solaro del Borgo, sponsor che ha consentito di realizzare la manifestazione”.
L'evento è stato documentato da un video realizzato da Guglielmo Meucci e da un reportage fotografico con gli scatti di Paolo Garzella. Tutto il materiale prodotto sarà visibile, a breve, sul sito internet e sui canali social del Comune di Montaione.
Una volta rimossi, i manifesti verranno catalogati e conservati come patrimonio del Comune che ne diventerà il legittimo proprietario.