Vasi domotici per abbellire i palazzi popolari: ecco il progetto vincitore de 'Il Giardino delle Imprese'
Vasi domotici, con piante idroponiche collegate attraverso dei sensori ad una app, per abbellire e dare identità ai palazzi popolari di Gavinana e Sorgane. Si chiama ‘Ti faccio a fiori’, il progetto vincitore della terza edizione de ‘Il Giardino delle Imprese’ la scuola di cultura imprenditoriale promossa da Fondazione CR Firenze e Fondazione Golinelli con la collaborazione di Rondine Cittadella della Pace, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, e, Murate Idea Park, INDIRE e IUL. Il percorso formativo e di orientamento, riconosciuto come Alternanza Scuola Lavoro, si è svolto quest’anno, per la prima volta, in modalità online coinvolgendo 50 studenti iscritti al 3° e al 4° anno delle Scuole secondarie di II grado delle Province di Firenze, Arezzo e Grosseto. Ogni partecipante al gruppo vincitore riceverà 500 euro di borsa di studio e l’intero team sarà accompagnato da esperti nella costruzione di una campagna di crowdfunding per la realizzazione del progetto stesso. Inoltre, tutti i 50 partecipanti al percorso hanno ricevuto un computer portatile in comodato d’uso per seguire le attività ed è rimasto a loro, avendo frequentato attivamente il campus per almeno all’80% del campus.
Il progetto del team vincitore (Team 9), formato dai cinque giovani provenienti da Liceo classico Alberti Dante, ISIS G. Galilei, IIS G. Peano, ISIS Gobetti Volta e Liceo statale G. Pascoli, ha interpretato il tema dell’ambiente e della persona con una particolare declinazione sui beni comuni, ovvero quei beni che per essere valorizzati hanno bisogno che un’intera comunità se ne prenda cura. I ragazzi hanno proposto le facciate come bene comune, in grado di aumentare il verde ambientale in città e allo stesso tempo creare maggiore senso di comunità, soprattutto dopo il lungo periodo di lockdown vissuto dai cittadini. Il vaso è anche collegato fortemente al tema della sostenibilità in quanto realizzato in plastica biodegradabile, e al tema dell’innovazione grazie al sistema di sensori in grado di “dare voce” alle piante comunicando l’esigenza di acqua ed altre necessità. Per abbattere i costi di acquisto dei vasi domotici da parte dei condomini, saranno studiati la possibilità di realizzare un crowdfunding, forme di finanziamento pubblico-privato e anche un abbonamento.
Sono state ben 450 le domande di partecipazione arrivate dai ragazzi per questa edizione a fronte di 50 posti disponibili. Una cifra che racconta la voglia dei giovani di mettersi in gioco e avere una guida formativa che li accompagni verso il futuro. Ma anche una grande dimostrazione di resilienza rispetto al periodo di difficoltà vissuto durante il lockdown. I team erano dieci in totale, fra i progetti presentati: ‘Fai Bene’ (Team 1) che ha proposto una piattaforma online che mette in contatto cittadini che vogliono impegnarsi nel fare del bene; ‘Rinascita del cinema Fulgor’ (Team 2) che rispondendo alle richieste degli abitanti del quartiere ha proposto la riapertura delle storiche sale come luogo di aggregazione, divertimento e studio, adattando la proposta cinematografica ai gusti degli abitanti; ‘Progetto Agorà’ (Team 3) per il riutilizzo di una zona verde a Massa Marittima per incentivare i ragazzi con interessi culturali che non trovano spazi per dibatterne e luogo per momenti di svago; ‘Nature Caretakers’ (Team 4) per sfruttare le aree che hanno un utilizzo limitato causato dal susseguirsi delle stagioni; ‘Colorful’ (Team 5) è un museo digitale che ha l’obiettivo di promuovere giovani artisti emergenti; In-Comune (Team 6), una piattaforma online pensata per facilitare lo scambio di informazioni tra i cittadini con difficoltà motorie e il proprio comune per rendere un bene comune realmente accessibile a tutti; ‘Progetto hidden’ (Team 7), una mappatura dei beni comuni locali e meno sconosciuti per favorire un turismo diverso; Next Gen Active Network (Team 8), una piattaforma digitale per connettere professori e studenti allo scopo di migliorare l’efficacia e il coinvolgimento durante le lezioni scolastiche; infine ‘State buoni, se potete!’ (Team 10), un centro di formazione artigianale aperto.
L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Firenze, dei Comuni di Arezzo e Grosseto, della Scuola per i Beni Comuni - SIBEC, del Forum del Terzo Settore, del Centro Servizi Volontariato Toscana - CESVOT, della Fondazione CON NOI - Legacoop Toscana, della Fondazione Clima e Sostenibilità, di Impact HUB Firenze e della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron.
“Questi progetti raccontano una generazione di giovani – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze – che ha tanta energia e voglia di impegnarsi. Ragazzi e ragazze che vivono un mondo che sembra offrire loro infinite opportunità, in cui si trovano molto spesso ad avere bisogno di una guida in grado di indirizzarli verso concreti percorsi di crescita. La Fondazione ha scelto di virare verso di loro mettendo a disposizione strumenti importanti come questo, per arricchire la loro formazione e porre le basi per compiere importanti scelte guardando al futuro. Questa edizione si sarebbe dovuta svolgere in forma residenziale per due settimane a Rondine-Cittadella della pace, a causa dell’emergenza sanitaria abbiamo riprogrammato il progetto in modalità online. Il risultato di questo percorso è senz’altro l’evidenza che la formazione a distanza può rappresentare una grande opportunità”.
“Siamo molto soddisfatti della qualità dei progetti realizzati dai ragazzi e dalle ragazze che hanno partecipato alla terza edizione toscana del Giardino delle Imprese – afferma Antonio Danieli, Direttore Generale di Fondazione Golinelli. I giovani hanno lavorato su temi attuali e hanno imparato come sviluppare le proprie idee in modo appassionato ma concreto raggiungendo ottimi risultati. Con Il Giardino delle Imprese lavoriamo ormai da anni per sostenere i giovani con una formazione d'eccellenza che stimoli in loro curiosità, immaginazione, creatività e passione e che li prepari alla complessità e all'imprevedibilità del futuro”.
“Mai come in questo periodo l'istruzione dei nostri giovani è stata sotto i riflettori – dice Roberto Curtolo Dirigente Uff. III dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana -. Il Giardino delle Imprese, riconvertito in una versione totalmente online, ha dimostrato come la didattica digitale possa essere inclusiva, coinvolgente per gli studenti stimolando l’attività in team, sviluppando capacità di lavoro autonomo, laddove si integrano idee, strumenti applicativi e metodi. Un format, quello proposto, in cui i docenti guidano i ragazzi nell’elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi. Sicuramente un modello da cui i nostri docenti possono prendere ispirazione per conciliare le esigenze del post emergenza sanitaria con una didattica innovativa, anche in modalità blended. Dobbiamo anche ringraziare i docenti e i dirigenti che hanno stimolato gli studenti e le famiglie a partecipare al progetto”.