Confiscati beni per 2,5 milioni a imprenditore condannato per usura
Era stato condannato per usura nel 2018, nelle ultime ore i carabinieri e la guardia di finanza gli hanno confiscato beni per 2,5 milioni di euro. La confisca è avvenuta a danno di Francesco Cardone, imprenditore 51enne di origini calabresi ma residente a Prato: nel 2018 aveva patteggiato una condanna a 3 anni e 10 mesi di reclusione.
Il decreto di confisca, richiesto dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dal pm Christine Von Borries, è stato disposto dal gip di Firenze Gianluca Mancuso per sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni nella effettiva disponibilità dell'imprenditore. Si tratta del primo provvedimento di questo genere per il Tribunale di Firenze in fase successiva alla condanna.
Sigilli per 16 rapporti finanziari, due autoveicoli, quote sociali e tre fabbricati. Sarebbero beni di cui l'imprenditore sarebbe entrato in possesso grazie ai proventi della attività di usuraio, spiegano gli investigatori.
Tra il 2014 e il 2017 il 51enne avrebbe accordato in più circostanze prestiti a tassi di usura del 300% annuo a imprenditori fiorentini in difficoltà, tra cui sei tra titolari di bar, ristoranti e negozi di Firenze e provincia. In un caso avrebbe preteso anche un'abitazione. Le indagini erano partite dalla denuncia di un'imprenditrice fiorentina.