Rimpasto deleghe giunta Giglioli, le 'bordate' della lista Cambiamenti

Manola Guazzini e Matteo Squicciarini

A un anno dall'insediamento della giunta Giglioli, il bilancio che si può trarre è ancora al di sotto delle nostre pur pessimistiche previsioni.

Sul piano della partecipazione democratica la situazione è peggiorata: gli incontri di routine nelle frazioni, con l’attuale impostazione sono insufficienti e quasi inutili. È obbligo trovare una forma di discussione alternativa con la cittadinanza anche durante il periodo COVID, che non deve essere un’occasione per tenere il cittadino lontano dalla pubblica amministrazione.

Niente è cambiato sul piano della trasparenza: si continua a rispondere in maniera elusiva a tutte le questioni che noi poniamo in proposito, e a utilizzare le possibilità di affidamento diretto di lavori e servizi al di sotto della soglia dei 40mila euro.

Niente è cambiato sul piano della capacità di visione: su tutti i temi fondamentali: dalla tutela ambientale e dalla prevenzione del dissesto idrogeologico, all'urbanistica, al turismo, alle attività produttive, al commercio, si continua a camminare senza alcuna direzione e senza alcuna bussola.

La debolezza del Sindaco lo espone poi a pressioni di ogni genere da parte di gruppi di interesse, correnti e cordate contrapposte all'interno della sua stessa maggioranza. E ne è un chiaro segnale il fatto che la Giunta, il Consiglio di Amministrazione di San Miniato Promozione e altri organi vengono sistematicamente presentati in una forma incompleta.

L’ultima notizia è il rimpasto di deleghe tra la vicesindaca Montanelli, che esce piuttosto indebolita dalle motivazioni che vengono date, e lo stesso Sindaco, che gestirà direttamente la delega al turismo accanto a quelle (urbanistica e personale) che già gestisce in modo così poco brillante. Mentre passa la delega alla Polizia Municipale alla vicesindaco, che dovrà impegnarsi seriamente ma soprattutto concretamente per mettere questo settore in grado di svolgere come si deve il controllo del territorio, cosa che possiamo fare solo con un incremento del personale.

Ci sarebbe bisogno di una visione strategica, e di un potenziamento della macchina comunale che mettesse la struttura dell'Amministrazione in grado di promuovere e controllare progetti. Invece la macchina comunale viene lasciata deperire e vengano sprecate risorse per pagare collaboratori direttamente legati al Sindaco, come se questo potesse supplire alla mancanza di capacità amministrativa e di statura politica.

Noi continueremo a svolgere un lavoro di opposizione incalzante, su questioni di interesse vitale (due per tutte: come si intende gestire la fase di riapertura delle scuole dopo l'emergenza COVID? Come ci si prepara a garantire la sicurezza del territorio in vista della stagione delle piogge?)

Manola Guazzini e Matteo Squicciarini, gruppo consiliare CambiaMenti

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