Maresciallo Tito cavaliere, Lega Vinci: "Non votata la revoca, è grottesco"
"Sembra un po' grottesco che nel 2020 il consiglio comunale di Vinci, per espressa volontà del gruppo Democratici per Vinci, non se la sia sentita di votare la nostra mozione per impegnare la giunta a chiedere alla Presidenza del Consiglio di modificare la legge per consentire la revoca dell'onorificenza di cavaliere della repubblica italiana al Maresciallo Tito. In questo caso il dovere civile non esiste, rimane solo una prerogativa del Parlamento. Addirittura si è detto di contestualizzare storicamente le motivazioni della concessione. Proprio quelli che si ispirano alla sinistra del politicamente corretto, mentalità assurda che sta portando alla distruzione delle statue di Lincoln e di Colombo". Dichiarano I consiglieri leghisti di opposizione al consiglio comunale di Vinci Alessandro Scipioni, Paola Morini, Manuela Landi, Cristiano Bianconi e Mariagrazia Bindi.
"Avrebbero avuto questi signore qualcosa da dire se si fosse chiesto di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini? Lì non avrebbero richiesto di contestualizzare storicamente? Tito non è un assassino? Basta andare a commemorare i Martiri delle Foibe per essere esentati dal dover ritenere criminale l'esecutore di questi massacri? Evidentemente per i democratici di Vinci alcuni regimi sono meno peggio di altri ed alcuni assassini sono più giustificabili di altri".
Lega Vinci