Schianto contro muro, muore il presidente di Amici museo Bartali e la moglie. Grave il nipotino
Grave incidente avvenuto a Pracchia di Pistoia, sulla montagna. Una coppia di anziani coniugi a bordo della loro Fiat Bravo si è andata a schiantare poco prima di mezzogiorno contro un muretto e un cancello in via Nazionale. I due anziani (lui del '45, lei del '46, entrambi di Firenze) sono morti, il nipotino di 11 anni non è in pericolo di vita ma è stato portato in elisoccorso all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Non è in pericolo di vita. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco di San Marcello, questi ultimi hanno estratto il piccolo e i due anziani purtroppo deceduti.
Perdono la vita Andrea Bresci e la moglie Gabriella
La coppia che ha perso la vita nell'incidente di questa mattina era composta da Andrea Bresci e la moglie Gabriella Massini di 75 e 74 anni, entrambi di Firenze. Il nipotino è al momento in condizioni stabili ed è sottoposto a tutti gli accertamenti del caso.
Bresci era presidente dell’associazione Amici del museo Gino Bartali di Ponte a Ema, conosciutissimo per il suo ruolo e passione per il ciclismo. Era stato per anni anche presidente dell'Aquila di Ponte a Ema, la società ciclistica dove Gino Bartali, con cui è stato storico amico e collaboratore, aveva corso da giovane.
I messaggi di cordoglio
Tommaso Sacchi, assessore alla cultura Comune di Firenze: "Continueremo la valorizzazione del museo Bartali"
“A causa di un incidente stradale ci ha lasciato Andrea Bresci, instancabile presidente dell’associazione Amici del museo Gino Bartali di Ponte a Ema. Con lui ha perso la vita la moglie. Ci mancheranno il suo entusiasmo e la sua passione nei confronti del ciclismo e l’attività di sprone continuo nei confronti dell’amministrazione a favore del museo al quale era molto legato”. Lo afferma l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi appresa la notizia della morte di Bresci.
“Il Comune - continua Sacchi - continuerà la sua attività di valorizzazione del museo Bartali anche in sua vece. Alla famiglia giungano le condoglianze mie personali, della Direzione cultura e del Servizio musei”.
Alessandro Martini, assessore alla cultura della Memoria Comune di Firenze: "Ciao Andrea e grazie di tutto"
“La tragedia che ha colpito la famiglia Bresci con la morte di Andrea e sua moglie Gabriella lascia senza parole. Non è facile per me esprimere compiutamente i sentimenti di sconforto, dolore e smarrimento per la perdita di due amici cari con i quali da quasi vent’anni, dopo la morte di Gino Bartali, ho avuto modo di interagire per motivi istituzionali relativi alla realizzazione prima e alla gestione poi del museo del ciclismo”. L’assessore al patrimonio e alla cultura della Memoria Alessandro Martini interviene così appresa la notizia dell’incidente stradale in cui hanno perso la vita Andrea Bresci e la moglie Gabriella Massini. “Per Andrea io ero ‘Sandrino' e con lui fin dall’inizio del nostro incontrarci era nata una vera amicizia, pur in mezzo a momenti di difficoltà e incomprensioni, fatta di stima e fiducia reciproca. Andrea, a parte i familiari, era la persona che più aveva ricevuto affetto e vicinanza da Gino Bartali e l’aveva sempre ricambiata con appassionata dedizione alla buona causa della degna memoria da riservare a uno dei più grandi campioni, non solo di sport ma anche di vita, di tutti i tempi”.
“Ci mancherà Andrea - continua l’assessore Martini - anche in tutta la sua passione talvolta difficile da capire e assecondare. Una ragione in più per raccogliere un testimone di straordinaria e necessaria memoria che Andrea aveva raccolto da Gino e che oggi tocca a noi raccogliere per affettuosa riconoscenza e per doverosa testimonianza di quei valori intramontabili che hanno ispirato la vita e l’eroiche gesta del campionissimo Ginettaccio. Ciao Andrea e grazie di tutto. Un abbraccio a Maurizio e a tutti i familiari in questo momento di inconsolabile dolore” conclude l’assessore Martini.
Eugenio Giani, presidente Consiglio regionale: "Un lutto che coinvolge tutti noi"
Eugenio Giani esprime “Profondo cordiglio e il ricordo commosso di fonte alla scomparsa inaspettata quanto triste” di Andrea Bresci, storico presidente del Museo Amici di Gino Bartali di Ponte a Ema, morto per un malore mentre di trovava in macchina con la moglie, anche lei deceduta nell’incidente. “Lo ricordo in tante occasioni , proprio con lui fu concepito il Museo a cui parteciparono gli enti locali e la stessa Regione Toscana”, commenta Giani, che rammenta “L’inaugurazione nel 2005 con la moglie di Bartali, in occasione della tappa da Firenze a Ravenna: la Regione si impegnò per la realizzazione del Museo con un contributo di circa un milione di euro”. Andrea Bresci di quel Museo “era l’anima – continua il presidente del Consiglio regionale - : pochi mesi prima di morire, in occasione del suo 85esimo compleanno, Bartali mi disse: se vengo a mancare segui quello che dice Andrea, è il vero depositario delle mie idee per il Museo e della mia memoria”. Questa morte inaspettata e dolorosa sia “da stimolo per dare mano allo sviluppo e al rilancio del Museo dedicato al personaggio ciclistico più caro a noi toscani, Gino Bartali, che qui è nato e vissuto”. L’uomo che salvò circa 800 ebrei, portandone i salvacondotti nella canna della bicicletta. La morte di Bresci, oggi, “è che un lutto che coinvolge tutti noi”.