Asili nido privati e paritari, Toccafondi e Grazzini (IV): "Settore fondamentale anche in Toscana"
"In Toscana le strutture educative per l'infanzia gestite da privati rappresentano più della metà dell'intero settore. Nel 2019, degli 808 asili nido regionali, 412 erano quelli gestiti da privati. Un dato che rende evidente che senza di essi l'intero settore rischierebbe il collasso. Menomale quindi che ci sono, e speriamo che questo dato seppellisca tutti gli approcci ideologici, perchè senza queste strutture non sarebbe garantito un posto a migliaia di bambini negli asili”.
Questo quanto dichiarato dal deputato fiorentino di Italia Viva Gabriele Toccafondi, assieme al coordinatore fiorentino del partito Francesco Grazzini
“Il report ISTAT di giugno 2020 poi, riporta che a livello nazionale, prima dell'emergenza Covid, le strutture per l'infanzia attive in Toscana rispondevano a circa il 35% del bacino d’utenza. Cioè solo il 35% dei bambini sotto i 6 anni usufruivano del servizio. Un dato che – nonostante sia tra i migliori in Italia (la media nazionale è del 24,7%) - dopo questi mesi di difficilissima crisi economica, è destinato a ridursi. È quindi doveroso sostenere questo settore, perché è strategico per la tenuta dell'intero sistema educativo.” Proseguono Toccafondi e Grazzini
“Con il decreto rilancio sono arrivate le prime risposte. L’articolo 233 infatti, grazie anche all'impegno di Italia Viva, prevede 180 milioni di euro di sostegno a titolo di sostegno economico in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette. Aiuti fondamentali, perché i costi, gli affitti, le manutenzioni dei plessi e gli stipendi per migliaia di educatori, per queste strutture, non si sono fermate con il lockdown, mettendo in seria difficoltà le strutture, come emerso più volte anche dai nostri dialoghi con il comitato EduChiAmo, che raccoglie centinaia di gestori anche in Toscana.
Adesso – concludono i due esponenti di Italia Viva - è fondamentale che il ministero firmi quanto prima i decreti di riparto di queste risorse agli USR, e che le risorse arrivino al più presto ai gestori degli asili comunali, paritari e privati.”
Fonte: Ufficio Stampa