Arte contemporanea. Nubicuculia, uccelli in libertà nella campagna del Chianti
Nubicuculia, città che nasce sospesa tra le nuvole di ogni tempo, si veste dei sogni e dei pensieri in libertà del maestro Giovanni Colazzo. Visioni a mezz’aria eppure fortemente ancorate a terra, in un podere di campagna, nel cuore del Chianti. Dove la realtà è ribaltata e a cercare di fuggire dalla gabbia che tiene recluse paure e angosce è l’uomo, mentre gli amici a due zampe, vivono a contatto con la natura, sbattono le ali dai colori, dalle forme e dalle dimensioni diverse e amano la vita. Un’occasione per evadere dalla realtà o il desiderio di immaginare e costruire con la cultura e la poesia dell’arte contemporanea un mondo migliore? L’artista di San Casciano prova a riflettere realizzando una trentina di uccelli, simbolo di indipendenza, pace e tolleranza, liberi e residenti tra le colline di San Casciano in Val di Pesa.
Sono loro i protagonisti della mostra che apre i battenti domani, venerdì 17 luglio, alle ore 17 nel podere Nuovo a San Casciano in Val di Pesa (via Malafrasca, 1), curata dall’organizzatrice di eventi culturali Lucia Palermo. La personale dello scultore Giovanni Colazzo espone un caleidoscopio di uccelli liberi e volanti che, realizzati in ferro e alluminio colorato, animano l'allestimento rigorosamente en plein air. L’evento, nel rispetto delle misure antiCovid sulla sicurezza, è stato predisposto e sarà fruibile nel giardino della proprietà dell’artista dove è collocato il suo atelier. “E’ l’esempio virtuoso di quanto l’arte sia figlia del territorio in cui nasce - dichiara la curatrice - la miscela umana e professionale che combina creatività e capacità di accoglienza è il valore aggiunto di Giovanni Colazzo. L’artista apre le porte del proprio vissuto, comunica e trasmette al territorio e alla comunità la vita che pullula nei luoghi-laboratorio in cui opera. L’arte diventa un atto d’amore e condivisione”.
La personale “Nubicuculia” trae spunto dai contenuti, sempre attuali, della commedia greca di Aristofane e più in generale del teatro, come chiave di lettura dei punti di forza e debolezza della società. Ma a costituire la principale fonte di ispirazione per il lavoro di ricerca e sperimentazione del maestro Colazzo è la natura che, da cittadino del Chianti, ama osservare nelle sue molteplici forme, tratto distintivo che si riflette nella poliedricità dei materiali e delle tecniche utilizzato. Istinto o razionalità? Caos o ordine? La risposta risiede nella rappresentazione tridimensionale della realtà che media e interpreta il punto di equilibrio in ogni aspetto della vita. L'evento, organizzato con il patrocinio del Comune, sarà visitabile fino alla mezzanotte di oggi per piccoli gruppi.
È necessaria la prenotazione. Si prega di contattare Lucia Palermo cell. 339 2608456.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino