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Regione e Consorzio a lavoro su Acqualunga e muri di sponda dell'Ombrone

Federica Fratoni

Riqualificazione, recupero della funzionalità idraulica e anche della memoria storica. Sono queste le parole chiave alla base dei due interventi in corso sull’Acqualunga e sull’Ombrone al Ponte alla Pergola, nei comuni di Agliana (PT) e Quarrata (PT), che oggi sono stati oggetto di un sopralluogo da parte dell’assessore all'ambiente  Federica Fratoni, accompagnata dal presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino.

Insieme a Fratoni e Bottino, il responsabile del Genio Civile Valdarno Centrale Marco Masi, oltre al direttore del Consorzio Iacopo Manetti.

I due cantieri prevedono, nel primo caso, il rafforzamento delle sponde del corso d’acqua in seguito al verificarsi di numerosi fenomeni di erosione, con la realizzazione di una palizzata in castagno. Opera eseguita tenendo conto dell’attenzione verso l’ambiente e al contempo verso le produzioni florovivaistiche, attraverso interventi di ingegneria naturalistica.

Nel secondo caso, ovvero nella zona di Ponte alla Pergola sull’Ombrone pistoiese, lavori sulle murature interne ed esterne per una sempre maggiore sicurezza idraulica dell'intera area, intervento che ha visto l’applicazione di tecniche volte a mantenere e accrescere il valore ambientale di questa opera, oltre che la sua funzionalità.

“I comuni di Agliana e Quarrata – ha detto l’assessore Fratoni -  sono stati oggetto di molta  attenzione in questi anni ed hanno beneficiato di interventi importanti di riqualificazione idraulica. Questi due corsi di acqua, in particolare, nel comune di Agliana, il torrente Acqualunga e il torrente Settola, durante gli eventi meteorologici avversi ingrossano rapidamente causando varie criticità, soprattutto alla vicina zona industriale. Stiamo quindi approntando una serie di interventi, tra cui le opere di rinforzo arginale e la prossima realizzazione di una cassa di espansione, per la quale sono già state destinate le risorse e sono già iniziati i lavori che saranno ultimati entro la stagione autunnale.
L'obiettivo è quello della prevenzione del rischio idraulico e della messa in sicurezza di questa ulteriore porzione del territorio  pistoiese, per il quale in generale ricordo in questi anni la Regione ha investito ben 30 milioni di euro tra opere pubbliche e manutenzioni straordinarie. Un risultato importante di cui i cittadini stanno toccando con mano i benefici. Ringrazio il Genio Civile e il Consorzio per l'importante collaborazione che permette di portare avanti questi  lavori in sinergia, con efficacia e rapidità”. 

“Una nuova occasione per parlare degli investimenti in sicurezza idraulica messi in campo dalla Regione e dal Consorzio, grazie a professionalità e capacità tecnico-operative d’eccellenza ma anche per riscoprire e valorizzare, grazie alle testimonianze della storia, il ruolo strategico, delicato e perché no anche anche conflittuale tra le acque dei corsi d’acqua e lo sviluppo ecnomico e sociale del territorio pistoiese” ha commentato il Presidente del Consorzio Marco Bottino.

Cantiere sull’Acqualunga – É un intervento che è svolto in amministrazione diretta del CdB3 in accordo con il Genio Civile Valdarno Centrale. Si tratta di opere realizzate in attesa di poter estendere l'intervento in corso a valle del ponte.

Si è deciso di attuare una prima fase che è stata quella della rimozione dei teloni presenti da una decina di anni a monte del ponte, e di costruire ricostruzione una palificata con profilati in acciaio per sostenere il nuovo corpo arginale per ridurre al minimo l’impatto sul territorio.

La seconda fase riguarda un tratto sempre in destra leggermente più a monte ma sempre in fregio ad aree destinati a vivai in cui si è verificata una rilevante tracimazione l'anno scorso.  Si è proceduto inoltre alla rimozione di una passerella precaria e insicura per i cittadini.

Cantiere Ombrone Ponte alla Pergola – Sono state ripristinate le murature esterne e interne per oltre 1000 metri lineari di muri, garantendo quindi la necessaria stabilità, valorizzando anche la componente di recupero ambientale, paesaggistico e storico. Sul luogo infatti sono state rinvenute, incise sulle vecchie stuccature, le seguenti date: MDCCCX (presunta data di realizzazione del muro) e 1893 in corrispondenza del rampa di accesso in alveo più a valle; testimonianze preziose del passato pistoiese e del complesso ma fruttuoso rapporto tra la città, il territorio e le sue acque, così come ben raccontato anche all'interno della mostra allestita presso la Fortezza di Santa Barbara (www.fortezzadacqua.it).

Sono oggetto di risanamento anche due rampe di accesso per facilitare la manutenzione periodica dei tratti interessati.

Fonte: Regione Toscana

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