Il Comitato Serristori richiede personale medico dedicato per il Pronto Soccorso
Il Comitato per il Serristori ha partecipato con spirito costruttivo al recente incontro, sollecitato dalla sindaca Mugnai e dall’assessore al sociale Cellai, al fine di individuare le necessità di risorse umane ed economiche per il nostro ospedale.
Il Comitato ha fornito il suo contributo alla individuazione di una piattaforma comune di richieste da avanzare alla Asl Toscana Centro e alla Regione, ringraziando l'Amministrazione comunale di Figline e Incisa per la disponibilità dichiarata nel farsi portavoce di tali esigenze nei confronti degli organi politici e amministrative della sanità toscana.
Nel contempo il Comitato Serristori si augura che anche i sindaci di Reggello e Rignano sull’Arno si pongano a fianco alla sindaca di Figline e Incisa nella sottoscrizione della piattaforma individuata.
A titolo di cronaca ricordiamo che nel nostro documento già fornito all’Amministrazione comunale viene illustrata, nel dettaglio dei vari reparti, la soglia minima di personale medico e paramedico di cui deve essere dotato l'ospedale di Figline per fare in modo che sia garantita la piena funzionalità, l'efficacia e la sicurezza di un ospedale per acuti, quale deve essere il Serristori.
Nella riunione del 13 luglio abbiamo quindi chiarito alla sindaca Mugnai e all’assessore Cellai che non si possono considerare accettabili soluzioni pasticciate, improvvisate o provvisorie che escludano l'utilizzo di personale medico e paramedico specificatamente dedicato al Pronto Soccorso e agli altri servizi ospedalieri necessari.
Per esser più chiari, a nostro parere non ha senso riaprire il pronto soccorso nelle 24 ore solo ricorrendo a medici prelevati ogni giorno, di volta in volta, da vari ospedali della Asl Toscana centro, o con personale medico “in aggiuntiva” o addirittura recuperato con la chiusura di interi reparti di medicina o con la soppressione di posti letto al Serristori.
Basta con il gioco delle tre carte fatto a scapito del Serristori. Basta con i provvedimenti che sono solo fumo negli occhi.
Poiché la sanità toscana sta assumendo medici e infermieri in gran numero, crediamo sia giusto che una minima parte di questo personale medico e paramedico sia dedicato ad piccolo ospedale qual è il Serristori, per rafforzare la sanità territoriale, così come viene raccomandato dal Ministero della Salute a seguito dell'epidemia da Covid-19, il quale si è addirittura raccomandato di riaprire i piccoli ospedali già chiusi in conseguenza di una dissennata politica di tagli che ha prodotto i guasti che tutti ora riconoscono.
A cinque giorni dall’annunciata riapertura per l'intero arco delle 24 ore del Pronto Soccorso dell’ospedale di Figline, il Comitato Serristori, torna quindi a precisare la soglia minima di dotazione del personale per alcuni servizi essenziali all’ospedale di Figline:
Pronto Soccorso H24: Personale dedicato: n.7 medici dell'area emergenza urgenza più 1 medico responsabile; n.17 infermieri più 6 Oss (operatori socio sanitari).
Sub Intensiva H24: Personale per 3 posti letto di terapia subintensiva; n. 7 medici anestesisti rianimatori, più n.1 medico responsabile (oltre alla subintensiva, attività di sala operatoria e pronto soccorso) e n. 7 infermieri.
Medicina: Personale dedicato per 43 posti letto (di cui: n. 23 posti letto in medicina A e 20 posti letto in medicina B) ovvero n. 8 Medici di medicina generale più 1 medico responsabile.
Cardiologia N. 4 medici cardiologi, con attivazione reperibilità notturna.
Per quanto riguarda Radiologia per il servizio con guardia attiva mancano n. 4 tecnici di radiologia, mentre il servizio di guardia attiva del Laboratorio Analisi mancano n.5 tecnici di laboratorio-
Il Comitato per il Serristori ritiene che qualsiasi altra risposta da parte dell'Azienda sanitaria non sarebbe una soluzione accettabile, ma solo un escamotage studiato sul momento, al solo scopo di calmare solo provvisoriamente le tante persone che il 26 giugno sono scese in piazza.
Pertanto il Comitato per il Serristori chiede che entro il 20 luglio il Pronto Soccorso sia modellato sui requisiti normativi previsti dalla legge e che venga dichiarata l’organizzazione autonoma del personale medico con la nomina del relativo responsabile di SOS e infermieristico. Non accetteremo mai l'attivazione di una “parvenza di pronto soccorso”, ovvero una “non soluzione” che troverà la nostra più ferma opposizione, con le conseguenti manifestazioni pubbliche di dissenso.