Capo setta arrestato per violenza sessuale, no alla revoca dei domiciliari
Respinto il ricorso per la revoca della misura degli arresti domiciliari a Matteo Valdambrini, il 23enne di Prato arrestato dalla polizia con l'accusa di essere capo di una setta e di aver costretto i suoi adepti a subire atti sessuali. Motivando la decisione i giudici del Tribunale del riesame di Firenze definiscono il 23enne "un soggetto altamente inaffidabile, privo di adeguato autocontrollo e di senso morale".
I giudici parlano anche di una "spiccatissima capacità a delinquere" spiegando che i reati contestati "sono indice del disprezzo e dell'insensibilità dimostrate dal Valdambrini per la dignità umana, con un approfittamento della situazione di sofferenza psicologica e delle difficoltà esistenziali di giovanissimi soggetti anche minorenni. Impressiona il numero cospicuo di violenze sessuali perpetrate dall'indagato in maniera continuativa per un lungo arco temporale e in danno di un numero andato via via crescendo di giovanissime vittime verso cui ha dimostrato una efficacissima e abilissima capacità manipolatoria delle coscienze".