Ddl Zan-Scalfarotto contro l'omotransfobia, ferma opposizione di Forza Italia
Forza Italia scende in piazza contro il Ddl Zan-Scalfarotto, testo di legge che si aggiunge alla legge Mancino con modifiche quali il genere, l'orientamento sessuale e l'identità di genere e che vuole sanzionare gesti e azioni violenti di stampo omotransfobico.
A Firenze l'appuntamento con #restiamoliberi contro la legge sull'omotransfobia è martedì 14 luglio alle 21 in piazza San Lorenzo.
La nota di Forza Italia
Il nuovo testo di legge “in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere” firmato da Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico, cosiddetta legge anti omofobia/transfobia, è appena stata depositata alla Camera, il Dipartimento Famiglia di Forza Italia, della Provincia di Firenze, osserva quanto segue.
La conferenza dei capigruppo della Camera, già in piena emergenza Coronavirus, decise di portare in aula il ddl Zan il 30 marzo scorso. Questo e altri disegni di legge simili intendono punire con la reclusione anche semplici atti di "discriminazione fondati sull'identità di genere", oppure sull'omofobia o sulla transfobia; si tratta di inserire l’orientamento sessuale e l’identità di genere all’interno dell’attuale impianto giuridico, in materia di reati e discorsi d’odio, allo scopo di estendere la normativa già esistente, a specifica e speciale protezione della popolazione Lgbt.
Il testo di legge di Alessandro Zan intende modificare gli artt. 604 bis e 604 ter del Codice Penale, a loro volta introdotti recentemente (Scalfarotto) il 01.03.2018, prevedendo fino a 6 anni di carcere per i trasgressori.
Alcune proposte a tale disegno di legge (A.C. 107, di Boldrini) prevedono che insieme alla condanna, il "colpevole" possa essere obbligato a prestare lavoro, non retribuito, in favore di associazioni LGBT, mentre un'altra proposta (A.C. 2171) prevede che il 17 maggio diventi, riconosciuta dalla legge, la Giornata nazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, durante la quale le amministrazioni pubbliche dovrebbero promuovere "cerimonie commemorative e celebrative", anche nelle "scuole di ogni ordine e grado", sulle tematiche LGBT e gender.
Dalle bozze del ddl Zan-Scalfarotto emerge il ritratto della nuova inquisizione, che fa uso di misure violente e sproporzionate: dal suo esame si evince che, oltre a 6 anni di reclusione, a risarcimenti astronomici, a lavori gratuiti per le associazioni Lgbtq, c'è ancora altro.
Ai condannati per «discriminazione per orientamento sessuale» sarà tolta la patente, sarà revocato il passaporto e ogni altro documento valido per l'espatrio, sarà tolta la licenza di caccia e scontata la condanna, dovranno osservare il coprifuoco, rientrando a casa al tramonto.
Vedasi “Modifiche agli articoli 604-bis e 6o4-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere” A.C 569, n.217 del 23 ottobre 2019 (http://documenti.came-ra.it/legi8/dossier/pdf/gioiog.pdf) che, alla pagina 11, riportano testualmente: «A completamento della legislazione di contrasto delle discriminazioni, occorre infine richiamare il decreto-legge 122/1993 (c.d. Legge Mancino), il cui contenuto è confluito nel codice penale solo limitatamente all'aggravante dell'art. 604- ter. Sono tuttora disciplinate dal decreto legge (articolo 1) le sanzioni accessorie in caso di condanna per discriminazione: dall’obbligo di prestare un'attività non retribuita a favore della collettività, all'obbligo di permanenza in casa entro orari determinati; dalla sospensione della patente di guida o del passaporto, al divieto di detenzione di armi, al divieto di partecipare, in qualsiasi forma, ad attività di propaganda elettorale».
Con l'attuale governo, il ddl Zan-Scalfarotto è pressoché certo che passi.
In Parlamento c'è chi discute di omofobia nel mezzo di una crisi economica senza precedenti, dopo una pandemia che ha sconvolto e sconvolge ancora il mondo intero. È evidente il vergognoso intento di questo governo di “distrarre” l'opinione pubblica dai problemi contingenti e gravi che conseguono alla emergenza covid, con tematiche estremamente delicate e per loro natura divisive.
Ciò considerato, per il Dipartimento Famiglia di Forza Italia, della Provincia di Firenze, tutto questo è inaccettabile. Innanzitutto, per Forza Italia, l’approvazione di questa legge è assolutamente superflua, in quanto non vi è alcun bisogno di qualificare, con connotati di specialità, comportamenti di discriminazione e di violenza già efficacemente sanzionati dal nostro ordinamento, dacché la discriminazione e la violenza devono essere perseguiti in quanto tali, a prescindere dall'oggetto di tali comportamenti. Le persone omosessuali e transessuali sono già tutelate dalla violenza e da altri atti lesivi, al pari di qualsiasi altro cittadino. Non risulta esserci in Italia una "emergenza omotransfobia", cioè una diffusione allarmante di violenze o discriminazioni omotransfobiche, tale da giustificare un così urgente intervento legislativo.
Prevedere aggravanti o reati speciali, di carattere omotransfobico, rischia di trasformare le persone omosessuali e transessuali in una "categoria protetta e privilegiata" in violazione del principio di uguaglianza (art. 3 Cost.). Il ricorso, poi, a termini ambigui, imprecisi, connotati ideologicamente come "omofobia", "transfobia" o "identità di genere", contraddice principi fondamentali del diritto penale come la tassatività e la determinatezza della fattispecie e comunque viola la certezza del diritto, in generale. Una tale legge anti omotransfobia è contraria agli artt. 18, 19 e 21 della Costituzione.
Per Forza Italia è prioritaria e imprescindibile la salvaguardia della famiglia, basata sull’unione di un uomo ed una donna.
Per Forza Italia, nessuno può essere discriminato e peggio ancora condannato per il proprio pensiero, i propri valori, il proprio credo. Per tutti questi motivi, il Dipartimento Famiglia di Forza Italia, della Provincia di Firenze
ESPRIME
fermo dissenso nei confronti del ddl Zan-Scalfarotto e di qualsivoglia intervento di legge “in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere” e pertanto propone
di intraprendere tutte le azioni di pressione, volte a promuovere il riesame, da parte del governo italiano, di tali disegni legislativi e, in subordine, la loro totale abrogazione;
di promuovere, presso i cittadini del nostro territorio e presso tutti gli altri enti locali, azioni di sensibilizzazione nei confronti dei pericoli di simili leggi "bavaglio", falsamente a tutela della l'omotransfobia, e di mobilitazione contro questa disposizione legislativa, in quanto lesiva di importanti principi costituzionali, quali la libertà di opinione e di espressione;
di inviare idonei documenti di netta contestazione ddl Zan-Scalfarotto all'Anci, al Consiglio Regionale, al Consiglio dei Ministri e al Parlamento Italiano. Firenze, 01.07.2020 La Responsabile del Dipartimento Famiglia Forza Italia Provincia di Firenze
Fonte: Forza Italia Firenze