Le Notti d’estate, una favola culturale nei borghi di Barberino Tavarnelle
Vivere d’(i)stanti a Barberino Tavarnelle, condividere attimi di felicità con una nuova formula di intrattenimento che avvicina e unisce persone, cose, luoghi, emozioni. Si alza il sipario sulla cultura di prossimità de Le Notti d’estate, i sogni all’aperto si accampano in collina, sotto il cielo che brilla, illuminato da una stella più. E’ una favola diffusa in Chianti e in Valdelsa che inizia come un viaggio alla ricerca della bellezza e racconta la lunga estate di storie, memorie, esperienze di teatro, musica e letteratura e giochi per tutte le età con una particolare attenzione rivolta al divertimento dei più piccoli.
Non è la casetta di legno con il focolare acceso di ispirazione collodiana ma un giardino vivo, animato dalle risa dei bambini, nella frazione di Vico d’Elsa, ad attendere la prima tappa della carovana stampa, guidata dall’assessore alla Cultura Giacomo Trentanovi, per ripercorrere siti ed eventi del ricco cartellone estivo, promosso e organizzato dal Comune di Barberino Tavarnelle. Ci ricorda un po' Geppetto per l’amore con cui ricostruisce la propria storia di genitore della fantasia. La rassegna itinerante “Burattini nei Giardini” che apre la programmazione estiva è il suo punto di orgoglio, un ‘Pinocchio’ reale cresciuto nel corso delle edizioni. Il burattinaio per davvero è Italo Pecoretti, un talento dell’arte di strada che ama affabulare i più piccoli con storie di pupazzi, attori e marionette. Nel ruolo di direttore artistico della kermesse di teatro di figura e burattini l’artista mette in scena otto appuntamenti in sei diverse location da questa sera fino al 10 settembre, nei giardini pubblici di Vico d’Elsa, Tavarnelle, Barberino, San Donato, Marcialla, Sambuca, Monsanto. “L’idea è quella di portare il teatro dell’immaginazione fuori e a domicilio, nelle frazioni, nei borghi laddove i bambini si ritrovano e amano giocare e divertirsi – commenta Italo Pecoretti – mi preme sottolineare la collaborazione anche in termini di produzione di spettacoli con il Teatro comunale Regina Margherita dove da tanti anni porto avanti una rassegna per i più piccoli e lì coltivo uno spazio creativo fondamentale per il mio lavoro”.
A proposito di cultura dell’infanzia un’estate tutta da giocare con costruzioni di giochi artigianali, interazioni con numeri, lettere, giochi di una volta e giochi sperimentali è quella proposta da Chianti Ludens, a cura di C.E.M.E.A. Toscana e dal pedagogista Antonio di Pietro. Il tour di Le Notti d’Estate ha fatto tappa a San Donato in Poggio per incontrare il testimonial d’eccezione della manifestazione che terrà banco dal 9 luglio al 6 agosto nelle piazze e nei giardini di Barberino, Sambuca, Marcialla, Tavarnelle e San Donato, Gianni Lepri, papà innamorato dal giocare col niente rigorosamente al fianco dei propri figli. “La povertà del gioco, la semplicità degli oggetti da inventare e creare con ciò che si ha in casa restituisce un’insostituibile ricchezza di emozioni - dichiara il babbo chiantigiano – seguo Chianti Ludens dalla sua nascita e tutte le volte riscopro il piacere di condividere con i miei figli la bellezza di sorridere e sorprenderci insieme”.
Il viaggio a bordo del Ducato riprende e porta nel cuore del teatro di comunità, a Marcialla. Con il gioiello del Regina Margherita che apre le porte ai giornalisti per presentare il nuovo presidente Damiano Masini, alla guida dell’associazione culturale che gestisce il teatro, che prende il posto di Sara Innocenti, eccellente padrona di casa, ruolo che ha svolto per otto anni. “La nostra programmazione, tutta en plein air, in piazza Brandi e nel cortile dietro la chiesa – spiega Masini- è costituita da un quartetto di eventi e si alternerà tra cabaret con gli straordinari Gaia Nanni e Marco Natalucci, un incontro concerto con la bravissima Ginevra di Marco, spettacoli di prosa, attività e animazione artistica per bambini, in programma dal 19 luglio al 30 agosto. Non c’è favola senza castello e quello di Barberino Val d’Elsa si animerà questa estate con due iniziative di prestigio, la rassegna in piazza Barberini, “Terra Incantata”, organizzata da Nuovi Eventi Musicali e dedicata alla musica cantautoriale italiana. Due le serate in programma il 22 e il 28 agosto alle ore 21 con Claudia Tellini e Nicola Vernuccio e Fake Duo.
La magia del castello ha condotto il tour nell’atelier Sartor Antiqua, all’interno dello Spedale dei Pellegrini, dove Anna Brancaccio dell’associazione Happy Days Onlus e l’attore e drammaturgo Francesco Mattonai hanno svelato il loro scrigno legato alla rappresentazione della Festa medievale, edizione speciale in memoria di Bruno Rinaldi. “Quest’anno la festa non potrà esserci per le ragioni che tutti conosciamo - specificano - ma intendiamo lo stesso rievocarla con una mostra espositiva di stemmi, oggetti e costumi medievali realizzati da Andrea Grazzi e Sartor Antiqua ed un percorso di animazione e improvvisazione narrativa con la possibilità sperimentale di coinvolgere il pubblico nella creazione di racconti medievali ispirati agli stemmi”. L’iniziativa, in programma a metà settembre a Palazzo Pellegrini, è a cura di Francesco Mattonai in collaborazione con Happy Days.
A Pratale Massimo Salvianti, attore di Arca Azzurra, ha dato il benvenuto nell’incantevole scenario del giardino della Pieve di San Pietro in Bossolo, luogo millenario in cui le storie di fede si intrecciano a quelle della memoria delle vicende locali. Il 23 luglio, giorno della Liberazione di Barberino Tavarnelle dalle truppe nazifasciste, è una data impressa nel ricordo di un’intera comunità perché al senso di riscatto dalla sopraffazione per la conquista della libertà si è unito il sangue di Pratale che ha bagnato la campagna tavarnellina con il dolore, la morte e la violenza dell’eccidio dei dodici uomini fucilati da una rappresaglia tedesca. Massimo Salvianti che da anni lavora con progetti di ricerca, testimonianza e memoria sulla ricostruzione e divulgazione di questa vicenda, metterà in scena la sera del 23 luglio alle ore 19 “Il sangue e l’erba. La strage di Pratale”, in occasione del 76 anniversario dell’eccidio con una lettura collettiva, destinata a coinvolgere i cittadini e a renderli protagonisti della loro storia. “Vorrei restituire anche quest'anno - nota Salvianti - la narrazione dei fatti di Pratale dell'estate 1944 alla dimensione collettiva e popolare, come elemento ormai distintivo della nostra comunità e della sua identificazione con questo episodio che è alla base della sua storia politica, sociale e culturale”. Al fianco di Arca Azzurra Salvianti metterà in scena un evento ispirato al Sommo Poeta, “Dante, Inferno”, il 30 luglio alle ore 21 e “Versi italiani del ‘900” il primo agosto alle ore 21.
Altro borgo, altro evento. Piazza Malaspina nel centro storico di San Donato in Poggio è la location ideale per interrogarsi sui misteri del cielo e la bellezza dell’universo. Un percorso di conoscenza e approfondimenti sulla cultura scientifica è offerto dall’Osservatorio polifunzionale del Chianti che quest’anno celebra 10 anni di vita e passione per l’osservazione del cielo e lo studio delle stelle, in particolare degli esopianeti. Duccio Mannucci, in rappresentanza dello staff direttivo del polo scientifico di Barberino Val d’Elsa, ha annunciato una delle novità di questo speciale anniversario che porterà la scienza in piazza. “Sono sei gli incontri, in programma dal 29 agosto al 25 settembre, che offriranno l’opportunità di sapere qualcosa di più delle attività che ruotano intorno alle sezioni dell’osservatorio, astronomia, ambiente, natura e meteorologia – rimarca Duccio Mannucci – con l’Opc si racconta e le Starchat, curiosità astronomiche in libertà e off limits, incardineremo le proiezioni del futuro nella storia e nel prestigio del passato, una piazza scientifica e una piazza medievale che dialogano nella contemporaneità nel segno dell’amore per la scienza è la nostra sfida dell’estate”. I
l viaggio si è concluso in note, a Badia a Passignano nel chiostro dell’antica abbazia dove dal 18 luglio al 2 agosto si terranno “I concerti di Badia, promossi dal Comune e organizzati dagli Amici della Musica e degli storici partner, la Misericordia di Barberino Tavarnelle e la collaborazione dei monaci e di Don Lorenzo Russo dell’Abbazia di Badia a Passignano. “Il nostro festival, per la prima volta quest’anno ad ingresso gratuito – hanno rilevato il presidente dell’associazione Sebastiano Renna, il vicepresidente Paolo Fantin e il direttore artistico Tiziano Mealli - propone un programma di quattro concerti con l’elevata qualità artistica che da sempre lo contraddistingue. Protagonisti d’eccezione l’Orchestra Regionale Toscana e alcuni prestigiosi interpreti di respiro mondiale. Saranno applicate le disposizioni sul distanziamento in ottemperanza alle linee guida imposte dal governo, abbiamo infatti dimezzato il numero di posti disponibili. La musica è vita e ha bisogno dell’ascolto e del silenzio di questo luogo per poter trasmettere la propria potenza evocativa. Siamo certi che anche quest’anno offriremo un grande palcoscenico alla classica e alla sua vocazione comunicativa”. Anche il borgo e il castello di Tignano torneranno ad animarsi con 5 eventi tra jazz e cultura e cucina consapevole – come aggiunge il patron del Tignano Festival Paolo Gianni.
“Con il rispetto e il legame che ci unisce ai luoghi emblema del nostro territorio – commenta in chiusura l’assessore alla Cultura Giacomo Trentanovi – frazioni, località e aree decentrate, castelli, pievi e borghi storici, dove tante sono le storie, le tradizioni, le voci, le esperienze che sono riecheggiate nel tempo, vi invitiamo a ripartire dalla cultura dell’ascolto e della riflessione, valori che abbiamo imparato ad apprezzare e riscoprire negli ultimi mesi. Investire in cultura in questo momento è una scelta forte dell'amministrazione tutta a partire dal sindaco David Baroncelli. Ripartiamo dall’energia delle tante associazioni locali grazie alle quali siamo riusciti a confezionare un cartellone ampio e variegato, ripartiamo dalla forza della responsabilità, dall’impegno a valorizzare le risorse ambientali, culturali e sociali dei nostri piccoli centri, dei nostri borghi, motori pulsanti di vita comunitaria. Ripartiamo da Noi e la speranza che la Cultura possa continuare a salvare il mondo”.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino