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Decreto semplificazioni, Rifondazione Toscana: "Una colata di cemento inutile senza precedenti"

Il partito di Rifondazione Comunsta Toscana, commenta il decreto semplificazioni:

"Col decreto semplificazioni ha vinto il partito trasversale del cemento, a-democratico e insensibile ai rischi di infiltrazioni criminali negli appalti. Ha vinto la destra economica e un modello di sviluppo vecchio di cinquant’anni. Ha vinto la solita logica dell’emergenza (questa volta post covid, prima era stato il debito pubblico...) per far passare le peggiori nefandezze. Che poi i vari sponsor si chiamino centro destra, centro sinistra o cinque stelle poco conta, sono tutti d’accordo per una colata di cemento mai vista che non serve a nessuno salvo ai grandi appetiti di un'imprenditoria fatta di agganci politici e sovvenzioni pubbliche. Sappiamo la replica, serve per la ripartenza dell’economia. Il punto è cosa si sceglie per questo obiettivo. Noi ci siamo sempre battuti per una grande opera di potenziamento del ferro in tutta la Toscana, per l’intermodalità che decongestionasse le città e velocizzasse gli spostamenti, per decine di piccole opere di messa in sicurezza del territorio, per il recupero dell’immenso patrimonio storico e ambientale della regione, per concentrare risorse sullo sviluppo di nuovo e buon lavoro, un progetto di rilancio green di tutta la media industria costiera su cui Rossi si era impegnato e nessun l’ha più visto, per il rilancio di un welfare diffuso che produca anche tanti posti di lavoro, con la previsione di Livelli Essenziali Minimi per sanità trasporti tutele per il lavoro ecc sotto le quali non si possa andare. Questo, fra l’altro, quando abbiamo sostenuto e avanzato all’interno della compagine con la quale ci presenteremo alle prossime elezioni regionali, cioè Toscana a Sinistra.

Mentre ci troviamo in una debacle completa sul trasporto pubblico frutto di 10 anni di errori e di assenza di visione, adesso tutti (esclusi a parole i Cinque Stelle in toscana, per motivi penso più che evidenti, mentre gli omologhi al governo sono coloro che tale decreto hanno prodotto) sposano la tesi di Renzi e di Confindustria secondo cui ci vogliono commissari dappertutto che sospendano democrazia, controlli e tutele per realizzare il devastante e inutile sotto attraversamento di Firenze, la Tirrenica (non si sa con quale progetto e su che tratta dato che le anticipazioni, certamente ci opporremo al mai accantonato progetto autostradale fin da Livorno, mentre va messa in sicurezza e migliorata solo nel tratto più a sud). E, soprattutto, dissotterrare il cadavere dell’aeroporto di Firenze, ucciso dalle sentenze giudiziarie amministrative, confermando i soldi pubblici per un intervento privato e dimezzando i  tempi per la nuova procedura di Via. Insomma sono tutti d’accordo e tutti con le stesse (non) idee sul futuro della Toscana, e per farlo vogliono bypassare cittadini e comunità. Bene che le toscane e i toscani se lo  ricordino al momento del voto".

Fonte: Partito della Rifondazione Comunista

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