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Arval rinnova contratto integrativo, per i 600 di Scandicci permessi per genitori e sostegno al reddito

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Un Accordo per rinnovare il Contratto Integrativo Aziendale, che dona più tempo, e flessibilità ai 1.200 collaboratori, di cui quasi 600 attivi nella sede di Scandicci (Firenze), puntando sul sostegno della genitorialità e sul supporto alle difficoltà. Lo ha siglato Arval Italia, società del Gruppo BNP Paribas, leader nel settore del noleggio veicoli a lungo termine e nei servizi di mobilità, insieme alle parti sociali (Fisascat Cisl e Filcams Cgil e le rispettive delegazioni). Nonostante il mondo automotive sia stato tra i più impattati durante il lockdown, con il nuovo Contratto Integrativo Aziendale, che avrà validità per 3 anni, dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2023, la filiale italiana della multinazionale francese riparte anche così: non solo offerte competitive per i clienti che vogliono optare per il noleggio a lungo termine di un’automobile, ma anche maggiori tutele a favore dei collaboratori.

Tutela della famiglia e sostegno alla genitorialità
Tutti in smart working dall’inizio della pandemia, i 1.200 collaboratori di Arval Italia vedranno aumentare, grazie alla sigla di questo accordo, le garanzie a favore della genitorialità, grazie a interventi volti a migliorare work-life balance, a sostegno della famiglia e mirati a incrementare la flessibilità lavorativa.

Nel dettaglio, il nuovo Contratto Integrativo Aziendale prevede inoltre speciali permessi in caso di malattia o ricovero dei figli, nonché per l’inserimento al nido e alla scuola materna. Novità anche per i neogenitori: infatti, l’azienda incrementa la possibilità di ricorso al lavoro part-time e la possibilità di accedere all’integrazione economica in caso di congedo parentale a favore delle neomamme. Per i padri, vengono messi a disposizione 3 giorni di congedo retribuito in aggiunta a quelli previsti per legge.

Inoltre, viene confermato il contributo aziendale per l’iscrizione dei figli al nido, previsto già dalla precedente versione del CIA, che può arrivare fino a un massimo di 4.000 euro l’anno e i contributi del valore di 400 euro in caso di nascita di un figlio o di matrimonio o anche convivenza.

Sostegno alle difficoltà
Un’attenzione specifica viene riservata da Arval al sostegno alle persone in caso di situazioni complesse.

Un’importante novità riguarda ad esempio il monitoraggio attivo dello stress da lavoro correlato e burnout, grazie all’attivazione in via sperimentale di un centro di ascolto a favore delle lavoratrici e dei lavoratori, per intercettare problemi associati alla sfera lavorativa e prevenire eventuali disagi. Il centro di ascolto, in collaborazione con il servizio esterno di Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ha come obiettivo quello di fornire alle lavoratrici e ai lavoratori un servizio di primo contatto e offrire supporto psicologico.

Il nuovo accordo, conferma poi l’integrazione al 100% del trattamento economico di malattia per tutti i giorni di carenza indipendentemente dalla durata della malattia, ore aggiuntive di permessi retribuiti ogni anno per visite mediche specialistiche e terapie salvavita, la concessione di 40 ore di congedo aggiuntive per i genitori di figli con problemi di apprendimento e introduce misure di flessiblità oraria per i genitori di figli disabili titolari di L.104/1992.

E per le donne vittime di violenza di genere, viene innalzato a 2 mesi il periodo massimo di astensione dal lavoro (oltre i 3 già previsti dalla Legge).

Infine, ma non meno importante, il nuovo CIA introduce la Banca Ore Solidale, che permette ai collaboratori di cedere ore di permesso ai colleghi in stato di necessità, che l’azienda si impegna ad integrare con un numero di ore pari a quello donato dai collaboratori.

Pari opportunità, diversità, inclusione
Novità importanti anche sul tema delle pari opportunità. Il Contratto Integrativo Aziendale riconosce l’equità tra generi quale valore primario da perseguire con l’impegno a porre in essere azioni per prevenire distinzione, esclusione, limitazione o discriminazione diretta o indiretta dei lavoratori e a promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e a favore della conciliazione tra vita professionale e personale.

Vengono inoltre supportate le attività di volontariato, grazie al riconoscimento per i collaboratori di 4 ore retribuite l’anno a favore di iniziative per il clima, per i giovani, per gli imprenditori, o per i territori in cui l’Azienda opera.

Misure a sostegno del reddito
Completano l’accordo alcune misure a sostegno del reddito, come l’innalzamento dei buoni pasto da 6,20 a 7 euro dal 1° settembre o la rimodulazione del calcolo del Premio di Risultato aziendale.
“La firma del nuovo contratto integrativo, soprattutto alla luce del contesto emergenziale generato dal Covid-19” dichiara Massimo Ferraris, Direttore Risorse Umane di Arval “conferma la volontà dell’azienda di perseguire una politica votata al confronto e al dialogo con le sue persone e con le parti sociali. Vogliamo dare un segnale positivo, alle nostre lavoratrici e ai nostri lavoratori in un momento complesso per il mercato. Migliorare si può e il nuovo contratto intergrativo aziendale introduce soluzioni innovative in grado di incidere positivamente sull’organizzazione del lavoro, di migliorare il work-life balance, di favorire l’integrazione e valorizzare le diversità”.

Fonte: Ufficio stampa

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