'Salta la postazione del medico in emergenza a Campi, la protesta del volontariato
La Federazione Misericordie della Toscana annuncia che la città di Campi Bisenzio non è più coperta dal medico in emergenza.
«Vorremmo capire se basta una mail di due righe, biglietto da visita di due burocrati dell’azienda sanitaria Toscana centro, per mettere a rischio i cittadini della piana fiorentina, disattendere una legge regionale attualmente in vigore, e creare un pericoloso precedente che distrugge il ruolo del volontariato nella nostra regione».
È una posizione durissima quella delle associazioni di volontariato, Misericordie e Pubbliche assistenze della piana fiorentina. Da stamani, 1 luglio, il comune di Campi Bisenzio è ufficialmente senza la copertura di un medico per l’emergenza sanitaria. Le associazioni di soccorso della zona, Pubbliche Assistenze e Misericordie, lo hanno appreso ieri pomeriggio, con una mail nella quale si annunciava la copertura della postazione campigiana con un solo mezzo infermieristico.
Una decisione che nei fatti, finirà inevitabilmente per sovraccaricare il sistema dell’emergenza nell’intera piana fiorentina. Le conseguenze di questo ‘domino’ di servizi ricadranno inevitabilmente sulla salute dei cittadini.
E così le associazioni del territorio hanno deciso di protestare formalmente per l’ennesimo taglio all’emergenza sanitaria. Sono associazioni storiche, nate dalla solidarietà dei cittadini per aiutare i cittadini. Non ci stanno a subire l’ennesima vessazione dopo anni di ridimensionamenti.
La protesta è stata decisa al termine di una partecipata assemblea convocata nella sede della Misericordia di San Mauro a Signa, alla quale hanno preso parte i presidenti regionali di Anpas e Misericordie, Dimitri Bettini e Alberto Corsinovi oltre ai rappresentanti di tutte le associazioni (Misericordie e Pubbliche assistenze) della provincia di Firenze, dalla piana all’alto Mugello.
«Le associazioni – dicono Bettini e Corsinovi – hanno l’intenzione di portare in piazza questa nuova assurdità. Una decisione inconcepibile che cancella mesi di sperimentazioni e incontri tesi a risolvere un problema, quello dell’emergenza in questo delicato settore della piana fiorentina, che finirà per ricadere sulle persone in termini di qualità di soccorso e sicurezza.
Se l’Azienda sanitaria vuole strappare un rapporto paritario, costruito in anni di collaborazione col volontariato che, ricordiamolo, ha creato a Firenze la centrale 118 e dato vita al sistema di soccorso d’emergenza, lo dica chiaramente. Ma ci rivolgiamo anche alla politica: ci dicano sindaci, consiglieri regionali (in carica o aspiranti), ci dica il presidente della Regione e chi ambisce a prendere il suo posto alle prossime elezioni, se in uno Stato di diritto le leggi approvate contano meno della penna di due funzionari. Le associazioni della zona stanno valutando le modalità per farsi sentire, soprattutto per raccontare quello che sta succedendo ai cittadini, in modo che sappiano».
La Misericordia di Campi Bisenzio scrive in una nota: "Con nostro rammarico condividiamo la notizia della comunicazione giunta ieri dalla Azienda Sanitaria, delle modifiche che da questa mattina riguardano il territorio di Campi Bisenzio. Ufficialmente la postazione campigiana non ha più la copertura di un medico per l’emergenza sanitaria, ma soltanto di un mezzo infermieristico".
La risposta di Asl Toscana Centro
"Il sistema di emergenza territoriale nel territorio dei Comuni di Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa, a fare data da oggi primo luglio 2020, conta su una ambulanza medicalizzata h 24 (che si alterna fra Signa e Lastra a Signa) ed una ambulanza infermieristica h24, con sede a Campi Bisenzio. Facendo riferimento ai mezzi di soccorso avanzato questa dotazione soddisfa ampiamente gli standard previsti dal DM 70. Sullo stesso territorio sono inoltre operative quattro ambulanze di primo soccorso convenzionate per lo stand by h24.
Difficile pensare che si possa "creare un pericoloso precedente che distrugge il ruolo del volontariato nella nostra Regione" o che " le conseguenze di questo ‘domino’ di servizi ricadranno inevitabilmente sulla salute dei cittadini".
È pur vero che negli anni passati ambedue le postazioni con professionista sanitario erano medicalizzate, ma si trattava di un dimensionamento allora possibile. Oggi è ormai consolidato un uso oculato sia della professione medica che infermieristica in funzione della tipologia d'intervento di soccorso e, non ultimo in questi anni, la marcata carenza di personale medico che tutti conosciamo.
Quindi la sicurezza dei cittadini non viene messa in discussione.
La condivisione del Sistema d'emergenza/118 con le Associazioni di Volontariato rappresenta un punto di forza del SST che certamente non può essere messo in discussione dall'Azienda USL Toscana Centro.
A regime il mezzo medicalizzato nella zona di Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa sarà un'auto medica con equipaggio e dotazioni ai sensi della Legge regionale n 83 del 2019, che introduce la possibilità di avere personale volontario a bordo delle auto mediche. A questo proposito attendiamo che sia disponibile il regolamento al quale il testo di legge rimanda per definire questi aspetti e, nel caso si preveda l'impiego di personale volontario, attendiamo che vengano definiti tutti i termini del coinvolgimento. Già la prossima settimana è previsto un incontro decisivo per poter applicare pienamente la sopracitata Legge regionale.
Quindi, ribadendo che non sussiste nessun pericolo per la popolazione, si attende, appena saranno stati espletati i passaggi suddetti, di poter procedere, d'intesa con i Comuni interessati, le Associazioni del Volontariato e le Organizzazioni Sindacali, alla messa a disposizione dei cittadini di una rete di soccorso adeguatamente dimensionata e più moderna di quella precedente".