Fapim investe ad Altopascio, nuovo magazzino sviluppato in altezza
Ok alla variante urbanistica per consentire alla Fapim Spa di realizzare in futuro un magazzino automatizzato nella sede di via delle Cerbaie ad Altopascio. Il consiglio comunale, infatti, nella seduta di ieri (30 giugno) ha approvato (con i voti favorevoli della maggioranza, Pd, ViviAmo Altopascio, Italia Viva, e della Lega), l’atto, grazie al quale l’amministrazione comunale può dare il via libera a una delle aziende storiche del territorio altopascese, eccellenza imprenditoriale non solo a livello nazionale ma anche internazionale, di realizzare un consistente investimento di riqualificazione industriale. La variante, infatti, consentirà alla Fapim di demolire e ricostruire un capannone dell’azienda, senza consumare ulteriore suolo, ma ampliando le volumetrie in altezza fino a 20 metri per realizzare un magazzino automatico, centrale nell’ottica dell’Industria 4.0. Il magazzino automatizzato è quanto di più moderno il mercato offra per lo stoccaggio e la movimentazione di carico e scarico delle merci, riducendo gli ingombri, aumentando sensibilmente il volume utile allo stoccaggio, con il risultato di ottimizzare il rapporto tra costi e posti pallet disponibili, e consentendo una gestione sempre più intelligente delle attività aziendali.
“La variante urbanistica approvata in consiglio comunale rappresenta un atto importante - spiegano il sindaco, Sara D’Ambrosio e l’assessore all’urbanistica, Daniel Toci -. Parlare di sviluppo imprenditoriale in questo momento storico significa davvero guardare al futuro e parlare di occupazione e di lavoro. Le aziende hanno bisogno di risposte, oggi più che mai e un’amministrazione comunale è chiamata a dare queste risposte, tenendo insieme la necessità di lavoro e di nuova occupazione con il rispetto dell’ambiente, l’opportunità di creare nuovo sviluppo con l’importanza di non stravolgere il contesto urbanistico e paesaggistico esistente. Ecco quindi che il progetto presentato da Fapim non è solo un capannone, ma una vera e propria riqualificazione architettonica e urbanistica, calata nel contesto industriale circostante e pensata per tenere insieme tutti gli elementi centrali del nostro paese: lo sviluppo imprenditoriale con il rispetto delle indicazioni della legge regionale, la valorizzazione architettonica con la tutela ambientale. La sfida più grande è proprio questa: ambiente e lavoro non sono temi che viaggiano su binari contrapposti, ma che possono essere integrati tra loro, con progetti intelligenti e calati nel contesto”.
La legge regionale, infatti, pone un’attenzione complessiva allo sfruttamento di nuovo suolo: evitare il consumo di ulteriore suolo. “Ecco perché in questo caso la variante si sviluppa in altezza - aggiungono -. Questo non significa certo che vogliamo un territorio che nel futuro abbia uno sviluppo urbanistico tutto in altezza, scollegato con il contesto e lo sviluppo circostante: il nuovo piano operativo comunale che stiamo definendo avrà l’obiettivo di definire e delimitare le aree a vocazione industriale, per fornire il nostro territorio e le aziende che qui decidono di investire di tutti gli strumenti utili per portare avanti il loro progetto imprenditoriale, nel pieno rispetto della conformazione paesaggistica e urbanistica di Altopascio. Ecco quindi che la posizione della nostra amministrazione non cambia: noi vogliamo dare supporto alle aziende che decidono di investire ad Altopascio, con investimenti di qualità. E quello della Fapim è un investimento di qualità: l’azienda, leader nel settore con all’attivo 450 dipendenti, molti dei quali altopascesi, ha il suo sito produttivo solo ad Altopascio e decide ora di continuare a investire su questo territorio. Una scelta forte, che è giusto supportare”.
Fonte: Comune di Altopascio - Ufficio stampa