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Privatizzazione Villa Serena, il M5S: "Struttura in vendita con la scusa dell'ampliamento, noi lontani da cdx e csx"

Noi rivendichiamo la nostra funzione di soggetti alternativi a coloro che hanno fatto mercimonio dei beni comuni (a partire dall’acqua) e dalla sanità.

Siamo lontani anni luce dal centrodestra che con la politica di privatizzazione della sanità (non solo lombarda), sta smantellando servizi essenziali ai cittadini e ai loro bisogni, come per esempio la medicina di comunità. Pensate a quando Giorgetti, meno di un anno fa, diceva “quella roba lì” è superata, riferendosi ai medici di famiglia e pensate a quanto lo smantellamento della sanità del territorio sia stato concausa del disastro pandemia proprio in Lombardia.

Non solo, qualche giorno fa l’assessore alla sanità lombarda Gallera affermava: “Gli ospedali privati vanno ringraziati perché hanno aperto le loro terapie intensive e le loro stanze lussuose ai pazienti ordinari”. Avrebbero dovuto requisirli gli ospedali privati, che per giunta lucrano sulle convenzioni con il sistema pubblico e erano tra coloro che non volevano procedere con le necessarie prescrizioni di lockdown per timore di perdere i loro profitti, legati anche alla migrazione sanitaria.

Invece, addirittura si arriva a ringraziare chi, in uno stato di diritto, dove quello della salute va equamente garantito, si afferma che è normale che ci siano pazienti di serie A e pazienti (o pezzenti) di serie B. Sono affermazioni vergognose! Ma del resto, si sta parlando degli stessi soggetti che hanno trasferito i pazienti positivi nelle RSA pubbliche omettendo il particolare della positività.

Siamo lontani altrettanto dal centrosinistra, che ha intrapreso nella nostra regione lo stesso percorso del dentrodestra al nord. Peraltro camuffandolo come necessario per contenere i costi sempre più insostenibili. Ebbene noi riteniamo che la spesa in salute e in sanità non è un costo, ma un investimento, perché se si investe in salute ci guadagna tutto il sistema benessere: se non ci ammaliamo siamo più produttivi, migliorano i tempi di vita, si spende e si fa girare denaro ed economia, si è più felici; se si investe in sanità si rallenta il rischio di non autosufficienza e i bisogni di assistenza e riabilitativi. E’ talmente elementare. Non solo investire nei servizi di prossimità e nei territori genera indotti positivi, esternalità positive, mantenendo i territori stessi attrattivi, invece di impoverirli e favorendone lo spopolamento.

La sanità nella nostra regione, fino ad ora è stata gestita solo politicamente e non in virtù dei bisogni dei cittadini e dei territori. Nell'Empolese Valdelsa sono stati chiusi diversi ospedali con la scusa di concentrare le attività nel nuovo polo ospedaliero di Empoli, forse ben studiato ma insufficiente sia a livello strutturale che di personale. Anche qui si passa attraverso strutture convenzionate per snellire le liste di attesa ma non è abbastanza né come tempi né come qualità dei servizi. Spesso le prestazioni sono sbrigative e poco soddisfacenti e comunque la spesa del ticket non è sempre così irrisoria.

Abbiamo strutture sufficienti da riqualificare e non da chiudere, visto che anche nell'emergenza covid abbiamo riaperto sedi chiuse, per fare della Toscana una regione migliore a livello sanitario e non solo. Non è necessario andare fuori a curarsi basta investire nei luoghi e nelle persone. La politica non deve gestire la sanità ma deve controllare che tutte le cariche siano affidate per meriti e non per appartenenza.

Anche nella nostra Toscana, purtroppo sono in corso vicende giudiziarie, che riguardano la gestione in fase emergenziale pandemica delle RSA e un’indagine conoscitiva regionale. Da quasi ogni parte politica si è affermato che le strutture a gestione pubblica diretta hanno retto meglio. Tuttavia si sta procedendo anche nel nostro territorio ad una privatizzazione della RSA pubblica Villa Serena (zero casi di covid). Come farsi male da soli!

In questo periodo stiamo cercando di salvare Villa Serena (RSA di Montaione, un’Eccellenza) dalla privatizzazione. Villa Serena, insieme a "Del Campana Guazzesi" di San Miniato rappresentano il fiore all'occhiello della sanità pubblica nelle RSA. L'unico problema è che il direttore Delio Fiordispina è andato in pensione e l'Unione dei Comuni invece di darsi da fare per trovare un degno sostituto ha pensato bene di vendere la struttura ai privati con la scusa dell'ampliamento!

Ad oggi sappiamo che in data 23/06/2020 ci sono state 2 delibere della giunta del comune di Montaione (Delibera di giunta n°58 e 59 del 23/06/2020). Non ci sono pervenute posizioni contrarie alla privatizzazione da parte dell'attuale governatore PD, Rossi. Restiamo in attesa della convocazione del consiglio comunale per il voto.

Si parla di un project financing che vede come beneficiaria una cooperativa che già nel 2018 si era inserita nella struttura con 24 dipendenti provenienti dalla cooperativa l'Avvenire, sorta sulle ceneri del Consorzio Etruria, passati al gruppo Sicrea di Modena. Ci sono diverse nubi sulla questione appalti che potrebbe vedere protagoniste altre società.

In Toscana a breve ci saranno le elezioni regionali e siamo orgogliosi di affermare che il nostro programma/progetto non ha niente a che fare con il modello lombardo e con l’attuale progetto del PD/Italia Viva.

MoVimento 5 Stelle Empolese-Valdelsa

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