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Sit-in degli albergatori a Firenze, Airca: "Riapre l'Italia, muore il turismo"

Comune di Firenze, per protestare contro il "completo abbandono delle istituzioni" e l'assenza di misure a favore del settore turistico-ricettivo.

"Per la prima volta le imprese del settore ospitalità sono scese in piazza. Per lanciare un grido di allarme - denunciano Giovanni Gandolfo e Chiara Pelagotti, promotori dell'iniziativa 'Riapre l'Italia, muore il turismo' -

Le imprese ricettive hanno caratteristiche molto diverse rispetto a tutte le altre attività hanno una struttura di costi fissi mediamente più alto rispetto a tutto il settore terziario, per di più  in una città d' arte come Firenze, lavoriamo per l'85% con clientela estera di cui il 45% proveniente da fuori Europa.

E' facile comprendere che con la situazione di lock down internazionale molte aziende rischiano di non arrivare alla primavera del 2021, periodo in cui il lavoro dovrebbe ripartire. Si stimano cali di fatturato tra il 45 e il 70%

"Ai comuni - proseguono gli imprenditori - chiediamo l'esenzione di TARI  per tutto il 2020 e il ricalcolo di questa tassa in base alla produzione di rifiuti reale e non presunta".

"Il turismo e la sua filiera in una città come  Firenze - spiega Gandolfo - muove un fatturato annuo di circa 3,5 miliardi di euro, per questo motivo il turismo delle città darte e da considerarsi un vero e proprio asset strategvo nazionale. Da qui la nostra proposta per una Legge a tutela delle Città UNESCO e del loro "ecosistema economico" tramite  la creazione di "Zone economiche speciali".

"Al Governo - concludono -  chiediamo anche l'estensione ed il potenziamento delle misure a fondo perduto per tutte le imprese ricettive fino a maggio 2021.  Chiediamo di essere traghettati fino alla primavera del 2021. Sa rebbe miope fare scomparire molte piccole aziende che sono il tessuto dell'economia del paese, senza contare,

È necessaria una legge speciale per la tutela delle città d'arte UNESCO,  di tutta la filiera economica ad esse legata, chiediamo delle "zone economiche speciali". Il turismo delle città da considerarsi vero asset strategico nazionale per l'economia italiana".

 

Fonte: Ufficio Stampa

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