Fabiani (Pd) sulla candidatura della Ceccardi alla Presidenza della Regione Toscana
"Nel PD funziona così: decine di riunioni e incontri, confronti con Sindaci, associazioni, forze politiche e sociali; poi serrate discussioni negli organismi dirigenti del partito che, vale la pena ricordarlo, sono eletti democraticamente attraverso i congressi. Tutto questo ha fatto parte del percorso che ha portato all'individuazione del candidato Presidente, della coalizione e della proposta politico-programmatica del Centrosinistra in Toscana.
È la fatica della democrazia ma una fatica che aiuta le forze politiche a fare i conti con la realtà, con il territorio, i suoi bisogni e le sue ambizioni.
Poi arrivano loro, quelli del Centrodestra o, per meglio dire, del Destra-centro e procedono così: 'Questa a te, questa a me e quest'altra a te' e in tre, a tavolino, si spartiscono i candidati Presidenti di Regione. Da loro funziona così.
Perché a loro le Regioni, i cittadini, le famiglie e le imprese che le abitano non interessano, se non come mezzo per giocarsi una partita tutta politica e tutta nazionale. A loro di cosa accade realmente in Toscana, in Campania o in Puglia non gliene può fregare di meno. Il loro unico scopo è piazzare qualche bandierina e muovere qualche pedina sullo scacchiere nazionale per poter dare l'assalto ai palazzi romani. Ai cittadini toscani non resta che prendere atto che in nome di questa spartizione e dei soliti giochini di palazzo la candidata Presidente di Regione della destra sarà l'Eurodeputata leghista Susanna Ceccardi. Il giorno delle elezioni non si sceglierà soltanto tra un candidato e l'altro, o tra un programma e un altro: si sceglierà anche fra due distinte e diverse concezioni della politica che corrispondono in tutta evidenza anche a due diverse idee di società. Personalmente non ho dubbi sulla scelta che sapranno fare i toscani."
Fonte: Ufficio Stampa