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Cr Volterra, intervista al neo presidente Ghionzoli: "Lavoro di squadra e sostegno al territorio"

giorgio ghionzoli

Lo scorso 14 maggio la Cassa di Risparmio di Volterra ha annunciato le dimissioni dello 'storico' presidente Giovanni Manghetti che dopo 16 anni ha lasciato il suo posto a Giorgio Ghionzoli. Un cambio al vertice arrivato in uno dei momenti più difficili per il Paese, durante l'emergenza Covid-19. Un'emergenza sanitaria trasformatasi presto in emergenza economica e che proprio per questo chiama in causa gli istituti di credito, diventati uno dei motori della ripartenza.

La presidenza Ghionzoli si apre quindi in un contesto 'straordinario', con davanti sfide inattese e obiettivi da raggiungere. Come intende interpretare il momento storico che stiamo attraversando il nuovo presidente? gonews.it lo ha chiesto al diretto interessato.

- Dopo 16 anni l'ex presidente Manghetti lascia per motivi di salute, lei era vicepresidente: come giudica quell'esperienza?

Esperienza veramente molto positiva, il Prof. Manghetti è stata una figura di grande prestigio che ha dato lustro alla nostra Cassa. Con le sue conoscenze e il suo modo di fare ha permesso al nostro Istituto di credito di rimanere saldamente radicato nel suo territorio.

 

- Quale è la sua storia nella CR Volterra?

Sono entrato a far parte degli organi sociali CRV assieme al prof. Manghetti nel settembre 2003, facendo parte del Collegio Sindacale per un triennio e successivamente per un secondo triennio come Consigliere ed in seguito come Vice Presidente.

Il Prof. Manghetti per me è stato un grande maestro, sia nel trasmettermi la sua esperienza professionale nella guida della Cassa, sia dal punto di vista umano e valoriale.

 

- Un cambio al vertice all'insegna della continuità?

Sicuramente. Il prof. Manghetti resta all’interno del nostro CdA . E’ mia intenzione portare avanti nel segno della continuità i progetti già avviati nel suo mandato.

 

-Quali saranno le parole d'ordine durante la sua presidenza? Quali gli obiettivi da perseguire?

Obiettivi: Autonomia dell’Istituto affinché rimanga il riferimento per lo sviluppo ed il sostegno delle famiglie e imprese del nostro territorio.

Parola d’ordine: lavoro di squadra e condivisione con tutti, manager e collaboratori per il raggiungimento dei nostri obiettivi.

 

- L'emergenza sanitaria Covid-19 è diventata anche un'emergenza economica, quale è il ruolo delle banche in questa situazione di crisi?

Il nostro ruolo è quello di sostenere i clienti, intercettando i loro molteplici bisogni, con una consulenza professionale e personalizzata, offrendo soluzioni dedicate per ciascuna esigenza. Un ruolo proattivo, in linea con la nostra mission volta al sostegno del territorio, reimpiegando i risparmi raccolti nella medesima area di competenza.

 

- Avete ricevuto più richieste di finanziamenti e prestiti? È possibile 'quantificare' l'emergenza?

Durante il periodo emergenziale, in particolare nell’ambito della misura prevista nel Decreto Legge Liquidità art.13 comma 1 lett.m), finanziamenti fino ad euro 25.000, la Cassa ha sostenuto la propria clientela con tempestività e grande impegno, attraverso la concessione di moltissimi prestiti deliberati ed erogati, sino a raggiungere l’esaurimento dell’importante plafond messo a disposizione per questa specifica misura.

Tuttora siamo impegnati per sostenere famiglie ed imprese attraverso l’attivazione ed il ricorso alle altre misure previste nel Decreto Liquidità.

 

- Come ha retto la banca all'emergenza Covid-19?

La Cassa si è fin da subito attivata per rendere operative le misure straordinarie emanate nel decreto Cura Italia e Liquidità a sostegno delle famiglie e delle imprese.

Fin dalle prime ore dell’emergenza è stata istituita un’unità di crisi che ha coordinato le attività di riorganizzazione del servizio alla clientela, garantendolo senza interruzione di continuità, tutelando la salute di dipendenti e clienti, prevedendo anche per molti colleghi la possibilità di operare in smart working.

 

- La banca ha messo in piedi piani straordinari o ci sono progetti che devono partire?

Per quanto concerne il rilancio economico del territorio abbiamo recentemente aderito ad un’iniziativa volta a promuovere le aziende locali con particolare attenzione agli operatori del settore turistico ricettivo, ma che al contempo avrà positive ricadute in tutti gli ambiti del tessuto economico a beneficio delle comunità locali.

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