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Ciak ai tempi del Covid: la fiorentina Fair Play conclude il film 'Anémos, il vento'

Set blindato, test sierologici e tamponi per la troupe, misurazione della febbre, mascherine, guanti e sanificante. Le misure anti contagio non fermano il cinema: la fiorentina Fair Play è la prima società di produzione cinematografica in Italia, e probabilmente in Europa, ad avere organizzato un set ed avere terminato le riprese di un film ai tempi del Covid-19: si tratta delle ultime sequenze del lungometraggio “Anémos, il vento” per la regia di Fabrizio Guarducci e la colonna sonora originale firmata dal Maestro Pino Donaggio. Il film era iniziato prima delle restrizioni dovute alla pandemia di Coronavirus, ma l'emergenza sanitaria ha fatto slittare i programmi, bloccando le riprese. 

Appena è stato possibile però Fair Play ha ripreso a girare le scene mancanti: il set è stato allestito a Tuscania, con l’attore protagonista Vincent Riotta, arrivato in Italia da Londra. Per girarle in totale sicurezza non solo è stato applicato rigorosamente il protocollo di merito firmato da tutte le associazioni di categoria e dai sindacati, ma sono state adottate pratiche ancora più rigide come il test sierologico obbligatorio a tutta la troupe, il set blindato, doppio controllo giornaliero della temperatura ed altre pratiche per garantire la massima sicurezza al personale tecnico ed artistico. 

“E’ stata un'iniziativa coraggiosa e piena di incognite ma che ha voluto dimostrare a tutti, addetti ai lavori compresi, che “si può fare” nonostante tutte le complicazioni; il nostro vuole essere un messaggio di ripresa e di rinascita del nostro settore” spiegano Fabrizio Guarducci e Matteo Cichero, fondatori della Fair Play.  “Anémos, il vento” è stato iscritto alla selezione per il 77esimo Festival del Cinema di Venezia.

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